Di rado una città si svela al primo sguardo e Marco Tagliaro non affretta il processo, sa che bisogna aspettare il compiersi del mistero che è nelle cose, quella rivelazione che a tutti sfugge e che solo l’artista comprende. Proprio queste atmosfere sospese e quasi irreali caratterizzano le 164 opere della ‘Mirano Segreta’, la grande mostra di incisioni, disegni, chine e acquerelli monocromi di Marco Tagliaro, in Villa e Barchessa Giustinian Morosini fino al 19 settembre.
La “Mirano Segreta” di Tagliaro
Ci racconta l’artista: “Sono nato a Mirano ma ho anche vissuto molto tempo fuori dalla città, in collina, e adesso sono tornato da 3 anni e mezzo e mi sento di nuovo a casa. Questa è una mostra di 164 lavori di cui la maggior parte sono incisioni, vi sono poi anche i rami da dove nascono le stampe.
E’ stata una richiesta del sindaco di Mirano quella di fare una mostra di sole opere grafiche. Ho apprezzato la proposta e così abbiamo provveduto a realizzarla. Si tratta di incisioni all’acquaforte e all’acquatinta in cui ho rappresentato vecchi angoli di Mirano che mi ispiravano e da cui l’organizzatrice della mostra ha tratto il titolo di ‘Mirano Segreta’, il quale allude al fatto che solo i vecchi miranesi riescono a riconoscere i luoghi raffigurati.”
Bellezza ma Anche Denuncia
Come scrive nella prefazione del catalogo la curatrice Gianna Marcato: “gli scorci immortalati da Marco mostrano sì la bellezza segreta dei luoghi, ma al tempo stesso denunciano quanto di brutto l’uomo sia riuscito a sovrapporre alla meraviglia del nostro paesaggio”.
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