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Ercole La Manna presenta l’iniziativa “Doppio Nodo”

Se siete dei runner e avete scarpe semi nuove da cedere ecco a chi vi potete rivolgere. Si accettano anche scarpe normali per i senza fissa dimora

Torniamo a parlare della recente Venicemarathon con Ercole La Manna, dove oltre allo sport si sono avuti dei bei momenti dedicati alla solidarietà ed al sociale. Uno di questi e’ stato il progetto Doppio Nodo, con scarpe donate ai più bisognosi e a parlarcene abbiamo sentito Ercole La Manna, l’atleta scalzo.

Ercole La Manna, fondatore dell’iniziativa

“Faccio parte del Vegan Power Team, un’associazione podistica della Fidal. Non è una podistica di paese, è sparpagliata su tutto l territorio nazionale. Siamo tutti atleti vegani, e oggi siamo qui con il progetto “doppio nodo”, fase 42.0, che portiamo in giro per le maratone di tutta Italia.

Invitiamo tutti i runner che vengono a portare il loro pettorale a portare le loro scarpe da running usate, che sappiamo bene essere consumate molto velocemente dai runner, che spessissimo però sono in buono stato. Le raccogliamo, le dividiamo per taglia e le andiamo a consegnare in strada direttamente ai senza tetto”.

Collaborazione con Il Centro Don Vecchi di Mestre

“Questo progetto noi di solito lo facciamo, e anche questa volta lo abbiamo fatto, soprattutto in collaborazione con la Compagnia della Polenta di Milano. Quest’anno però abbiamo aggiunto tramite il comitato di organizzazione della Venicemarathon, la collaborazione con Il Centro Don Vecchi”.

Ercole la Manna, l’atleta scalzo

È un’altra nota di colore a questo progetto, il fatto che io in quanto scalzista e bare foot runner organizzi questa raccolta di scarpe per i più bisognosi. Il progetto è nato da quando io mi sono liberto delle scarpe e per primo le ho lavate tutte e sono andato a consegnarle.”

La gioia di chi riceve il dono

“Sono persone chiaramente diversissime per estrazione, profilo, cultura, ma sono tutte persone che hanno bisogno. Tra tutti i beni che si portano in strada, dal mangiare che ovviamente è gradito, la Compagnia della Polenta ha un altra particolarità, cioè il fatto che porti solo cibo vegano con l’idea di fare del bene a qualcuno senza fare del male a nessuno, animali compresi.

Questa è un’altra nota alla quale io sono legatissimo, la definisco poetica. Poi si passa alla distribuzione di vestiti, coperte, scarpe. Quello che è assolutamente più gradito e richiesto sono proprio le scarpe. Il progetto ha una valenza veramente fortissima da questo punto di vista”.

Se qualcuno volesse aiutare concretamente può farlo anche senza venire alle corse, basta contattare il progetto tramite le pagine social o del Vegan Power Team o della Compagnia della Polenta.

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