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Disattivato malware che rubava dati sensibili nei PC

E' stato disattivato in queste ore un malware, un software malevolo con cui venivano rubati i dati personali custoditi nei computer riguardanti soprattutto conti bancari e mail riservate. Molte le vittime anche nel Veneto che ora tirano un sospiro di sollievo

Arrestato in Olanda nell’ambito di un’operazione internazionale un cittadino ucraino di 26 anni, accusato di aver ideato e gestito un malware in grado di rubare dati personali delle vittime dai loro computer. Molti di questi ultimi si trovavano anche nei Veneto.

Le credenziali rubate dal malware

Gli agenti dell’FBI, grazie anche alla collaborazione, per quanto riguarda l’Italia, del Nucleo Speciale Tutela, Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, hanno identificato più di 50 milioni di credenziali univoche e forme di identificazione, indirizzi e-mail, conti bancari, indirizzi di criptovaluta, numeri di carte di credito, ecc tra i dati rubati. Ma superano i 4 milioni le sole credenziali riferite agli indirizzi e-mail. Dunque si sospetta che le vittime siano molte di più in tutto il mondo.

L’utilizzo del malware

Il malware, noto come Racoon Infostealer, veniva venduto per circa 200 dollari al mese che venivano pagati in criptovaluta. Chi lo acquistava installava il sistema attraverso vari stratagemmi, come il phishing tramite mail nei pc delle vittime ignare e carpiva informazioni finanziarie e altri dati personali.

L’uso delle informazioni rubate

Tali informazioni potrebbero, per altro, essere state utilizzate per commettere ulteriori reati finanziari, o essere state vendute ad altri soggetti per commettere nuovi reati. Così come potrebbero essere state scambiate sui forum del Dark Web, orientati alla criminalità informatica.

L’operato dell’FBI

L’FBI ora ha smantellato l’infrastruttura digitale che supportava il malware rendendolo offline. Il cittadino ucraino ora è in attesa di essere estradato negli Stati Uniti con l’accusa di frode telematica e riciclaggio di denaro.

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