Continua la truffa legata al superbonus a Treviso
La società offriva un pacchetto “chiavi in mano” che comprendeva la compilazione delle pratiche per ottenere l’esenzione del 110%, l’esecuzione dei lavori e la cessione dei crediti di imposta per usufruire del bonus. Tuttavia, una volta ricevuto il pagamento per lo studio di fattibilità, la società spariva. Evitavano, inoltre, di informare i clienti che solo completando l’iter e i lavori avrebbero ottenuto i benefici fiscali.
Le Fiamme Gialle hanno raccolto le denunce di 350 persone e hanno perquisito la sede della società, le abitazioni degli amministratori e degli agenti di vendita. Le indagini hanno confermato che i lavori non sono mai stati avviati. Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione delle vittime, che hanno presentato numerosi esposti e denunce presso i reparti della Guardia di Finanza del nord Italia.
Le indagini e l’ammontare delle truffe
L’ammontare complessivo della truffa è stato stimato in circa 2 milioni di euro, corrispondenti agli importi versati dai clienti per gli studi di fattibilità. La vicenda mette in luce le difficoltà e i rischi associati all’ottenimento del superbonus. Evidenzia la necessità di vigilare attentamente su offerte apparentemente vantaggiose ma potenzialmente fraudolente.
L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso è un esempio di come le forze dell’ordine possano intervenire sulle truffe efficacemente grazie alla collaborazione dei cittadini. Le indagini sono ancora in corso per accertare ulteriori responsabilità e per recuperare quanto possibile delle somme sottratte.
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