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Crescere senza violenza: l’incontro a Scorzè

Ottobre Rosa è appena finito ma non si fermano le iniziative di sensibilizzazione contro la violenza come la serata organizzata a Scorzè dall'Associazione un Cuore da Cavaliere

“Crescere senza violenza” una serata per affrontare il delicato tema della violenza sui bambini, sui diversamente abili e sul bullismo. A promuoverla, in un locale di Scorzè, è stata l’associazione “Un cuore da cavaliere”, presieduta da Fabrizio Berton e vicina alle Forze dell’Ordine.

I volontari operano in tutta la regione con progetti didattici per le scuole, fornendo assistenza sia fisica che psicologica a chiunque sia in difficoltà. L’incontro con Viviale ha richiamato circa 150 persone tra cui anche numerosi bikers appartenenti ai motoclub delle Forze dell’Ordine di Venezia e Treviso.

Durante la serata è stato presentato un progetto dedicato ai bambini e creato per dare aiuto ai minori nei momenti che si trovano a navigare spesso in situazioni ambigue o pericolose. La campionessa di atletica Manuela Levorato ha inviato un video-messaggio spronando tutti a trovare il coraggio di parlare e testimoniare.

L’intervento di Manuela Levorato

Queste sono state le parole di Manuela Levorato. “Ringrazio il mio amico Fabrizio Berton per queste iniziative importantissime. Più se ne parla e meglio è. Bisogna sempre testimoniare e non essere complici. Questo è davvero molto importante perché può accadere a tutti: sia alle categorie fragili, sia ad un amico o ad un fratello o ad una sorella”.

Un video ha poi ricordato poi Matteo Vanzan, in caporal-maggiore dell’esercito ucciso a Nassiria nel 2004. Infine la dottoressa Cristina Potì, ex dirigente medico dell’ASL 13 Serenissima ha spiegato i protocolli di intervento e aiuto da parte degli addetti ai lavori.

L’intervento di Cristina Potì

“Tante volte sono stata a diretto contatto con casi difficili, a volte tragici, sempre connotati da un fortissimo impatto emotivo. Mi riferisco a casi di violenza sessuale, di maltrattamento in famiglia, stalking estremo, a vicende di sopraffazione fisica, psicologica, economica o diseducativa, ai danni dei più deboli come donne, minori, anziani o handicappati”. Così ha concluso Cristina Potì.

Sempre nell’ambito dell’evento “Crescere senza violenza” sono stati raccolti circa mille euro che serviranno per organizzare gli interventi del 2022 dedicati al cyber-bullismo e all’autismo.

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