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Chiellini si ritira: il viaggio più bello della mia vita

A 39 anni l’addio, il futuro probabilmente nella Juventus 

Ora è ufficiale, Giorgio Chiellini ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. A 39 anni appende le scarpette al chiodo dopo l’ultima esperienza nel Los Angeles FC e si appresta ad iniziare la sua seconda parte di carriera nel calcio, da dirigente.

Il commento di Chiellini

“Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita. Sei stato il mio tutto. Con te ho percorso un cammino unico e indimenticabile. Ma ora è il momento di aprire nuovi capitoli e scrivere altre pagine importanti ed entusiasmanti”.

La carriera e il successo

L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Italiana chiuderà la sua carriera dopo 23 stagioni da professionista, una carriera nata a Livorno, ma vissuta quasi per intero in maglia bianconera: dal 2005 al 2022, sono 20 i trofei vinti con la sua Juve, tra cui spiccano i nove scudetti di fila. Per lui anche cinque Supercoppe e altrettante Coppe Italia.

Sono, invece, 117 le presenze con la maglia Azzurra, che lo collocano al sesto posto nella lista dei giocatori con più partite per l’Italia. Un percorso coronato dalla memorabile conquista dell’ultimo Europeo, quando Chiellini giocò da capitano un torneo da autentico protagonista, annullando alcuni tra i migliori attaccanti al mondo, come Harry Kane e Romelu Lukaku.

Il futuro di Chiellini sembra già scritto: per lui sarebbe già pronto un posto nella sede della Juventus ma bisognerà capire con quale tempistica questo avverrà.

L’omaggio della Juve a Chiellini: “Buona vita capitano”

La Juventus con un lungo post ha voluto salutare il suo ex capitano Giorgio Chiellini che nella giornata di oggi ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato dopo una lunghissima carriera costellata di successi con la maglia bianconera e con quella azzurra dell’Italia:

“Per la scuola pitagorica nata nella Magna Grecia più di due millenni fa, il numero 3 rappresentava la perfezione – l’unione tra il pari e il dispari, il triangolo che sta alla base di ogni figura geometrica. Un insieme di doti, di incastri che trovano la giusta collocazione nel tempo e nello spazio. Per i tifosi bianconeri, per 17 stagioni, il numero 3 è stato soltanto Chiellini. Giocatore, uomo e capitano – tre prospettive dello stesso Giorgio, che oggi conclude la sua carriera da calciatore. Tre, come lo schieramento difensivo che ti ha portato più di ogni altro a eccellere, a diventare uno dei migliori di sempre nel ruolo.

Le partite nella Juve

Un riferimento per i compagni, per chi ti stava attorno e per chi sosteneva la squadra sugli spalti e da casa. Tre, come la posizione in classifica per presenze totali nella storia della Juventus: 561 partite, dietro soltanto ad Alex e Gigi – i maestri da cui prima hai imparato il mestiere e con cui poi hai condiviso successi, sconfitte, riscatti e decine di trofei. Tre, come i gol segnati in Serie B nella stagione 2006-07, quella che ti ha reso “uno di noi”, capace di lottare in ogni situazione “fino alle fine”.Tre, come i gol segnati in carriera in Champions League – la giostra più incredibile sulla quale abbiamo avuto la fortuna di viaggiare insieme, di vivere emozioni mozzafiato, di urlare di gioia e piangere di rabbia.

Tutto, sempre, insieme. Sicuri di averti al nostro fianco, come un supereroe pronto a intervenire in caso di necessità. Nel tuo caso però niente scudo, mantello rosso o ragnatele varie: bastava un colpo alla testa – ne hai presi davvero tanti – e via con la fasciatura e il turbante. Una volta indossato quello, per gli avversari non c’era scampo: era la Kryptonite per qualunque Superman provasse a sfidarci, dal “Romeo Neri” di Rimini al “Santiago Bernabeu” di Madrid.

Anche in MLS, dove hai concluso una carriera durata 23 stagioni, hanno avuto un piccolo assaggio di quello che sei in grado di fare. Alle pendici della collina di Hollywood sanno come raccontare le gesta di eroi di altri tempi, di uomini all’apparenza normali che poi si rivelano straordinari. Dovessero chiederci qual è il nostro preferito, non avremo dubbi: Giorgio da Livorno col turbante, con lui al nostro fianco nessuno ci ha mai fatto paura. Buona vita capitano”.

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