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Le proteste degli agricoltori continuano: UE salva la dieta mediterranea

Ulteriori proteste in Italia, nonostante il ritiro della direttiva europea sui pesticidi. Coldiretti accoglie positivamente la decisione e rimane vigile per altre istanze

Dopo l’annuncio del ritiro della direttiva dei pesticidi da parte della Von Der Leyen, le proteste degli agricoltori non si fermano. Di fatti si stanno espandendo ancora di più in tutta Italia.

Accoglienza della direttiva per la riduzione degli agrofarmaci dopo le proteste a Bruxelles

Al ritorno in treno dalle proteste di Bruxelles, Chiara Bortolas, presidente di Coldiretti Belluno commenta: “Come Coldiretti accogliamo con favore il provvedimento da parte della presidente Von Der Leyen, del ritiro per la riduzione degli agrofarmaci. Questo permetterà di salvare molti dei prodotti che sono legati a doppio filo a quella che è la base della dieta mediterranea. Parliamo del pomodoro con tutti i suoi derivati, il vino ma anche il luppolo.”

“Questo è solo uno dei primi passi e una delle prime istanze accolte da parte della presidente Von Der Leyen dopo la manifestazione di Coldiretti a Bruxelles. La manifestazione ha voluto puntare su quelle che sono le problematiche che noi riteniamo importanti da risolvere.”

Italia, leader della politica green europea

“Crediamo che serva qualche nuovo regolamento per quanto riguarda anche i prodotti fitosanitari ma deve  essere un provvedimento sicuramente più realistico. Deve tenere in considerazione come già l’Italia sia comunque il paese più green d’Europa. È il paese che negli ultimi 10 anni ha ridotto del 20% l’utilizzo dei fitofarmaci. Un paese in cui c’è una grande quantità di aziende biodinamiche e biologiche su un quinto della superficie.”

“Non dimentichiamoci poi che è necessario che si stia a vigilare su quella che è la reciprocità e quindi dobbiamo stare attenti ai prodotti che vengono invece importati dai paesi extraeuropei. Paesi in cui spesso e volentieri non ci sono gli stessi standard qualitativi dal punto di vista sanitario ma anche di sicurezza alimentare soprattutto per quanto riguarda la tutela dei lavoratori.”

“Questo è un primo passo ma sicuramente come Coldiretti continueremo a vigilare perchè abbiamo portato altre istanze e vorremmo che queste venissero accolte.”

Strategie di difesa sostenibili implementate in Veneto

Inoltre si è specificato che il ritiro della proposta SUR non compromette la sostenibilità. Una riduzione del 50% dei fitofarmaci, senza contesto ambientale sarebbe superflua, poiché strategie attuali con zolfo e rame già garantiscono risultati sicuri. Molti agenti nocivi sono già vietati in Europa. I prodotti convenzionali spesso usano zolfo per la lotta biologica, come il rame per difendere la vite dalla Peronospora. Nel complesso, il 60% degli anticrittogamici nella difesa della vite è biologico, indicando che la proposta ritirata sarebbe stata inefficace e duplicativa rispetto agli sforzi già in corso.

Infatti, in Veneto da anni (grazie alle misure del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 e dell’attuale Complemento allo Sviluppo Rurale 2023-2027) si attuano strategie di difesa sostenibili con ingenti investimenti aziendali su: attrezzature e macchinari che riducono il così detto effetto deriva, ossia la dispersione aerea dei prodotti fitosanitari; trattamenti e metodi innovativi di distribuzione che consentono di intervenire in modo mirato sulle colture da difendere con l’obiettivo di ridurre il numero di trattamenti e il quantità di prodotto utilizzate.

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