Guardate ore queste immagini devastanti sulle barene veneziane coperte di plastica. La nostra guida è Gherardo Toso, vicedirettore Venice lagoon Plastic free. E’ un’associazione no profit mirata al monitoraggio, prevenzione, rimozione e riciclaggio dei rifiuti marini.
Ecco, siamo qui, dietro Torcello dove ci sono questi magnifici fenicotteri e questo è un isolotto dietro Torcello. Quella è la chiesa di Santa Maria Assunta.
Le barene inquinate: la testimonianza di Toso
Le parole di Gherardo Toso, Vicedirettore di Venice Lagoon Plastic Free: “A prima vista, così, l’isolotto sembra sano nel senso che si vedono poche plastiche apparenti. Volevo farvi vedere una cosa. Adesso io camminerò normalmente su quest’erba e volevo farvi ascoltare il suono”.
“Questa è plastica, io sto camminando su un letto di plastica praticamente cioè al di sotto dell’erba è pieno di bottiglie di plastica e sotto, come vedete, sono tutte bottiglie di plastica. Questo è lo stato attuale della nostra laguna, della nostra barena”.
“Quest’isola, ripeto, è tra Burano e Torcello. Qui c’è Davide con Giulia che stanno prelevando dei campioni di sedimento di acqua e di plastica da un’imbarcazione in vetroresina abbandonata ma la cosa incredibile è che il resto della barena sembra sana. In realtà, al di sotto dell’erba, c’è un substrato di bottiglie di plastica.
“Questo è allucinante, ecco, ritorno sulla cosa più bella e più naturale che sono i fenicotteri”.
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