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Alessandro Pattaro: “Importante l’integrità ecologica”

Alessandro Pattaro parla di valutazione del rischio ed enfatizza l'importanza di tenere in considerazione l'idraulica

L’ingegnere idraulico Alessandro Pattaro spiega come l’uomo tenda a sottovalutare il territorio e i rischi che questo comporta, anche quando gli indizi per prevedere una catastrofe ci sono. Da non sottovalutare anche la manutenzione del territorio, non solo la pianificazione.

Alessandro Pattaro sulla svalutazione dell’idraulica

Paolo Dalla Vecchia: “Tra gli anni 50-70 si è costruito molto dimenticandosi dell’idraulica. Si è costruito in zone con rischio idraulico, con poca prevenzione, non esistevano strumenti normativi. Si è speculato anche per gli elementi minori, tutela di fossati e scarpate delle strade. Vi è stata anche una sottovalutazione del rischio idraulico?”

Alessandro Pattaro: “Si. Spesso lo ricorda anche il professor D’Alpaos, l’uomo ha abusato anche della sicurezza del territorio. Ricordando il Vajont ci si affida troppo spesso anche solo ai geologi. Ci si affida troppo speso alla sicumera della tecnica, mentre ci sarebbe bisogno della conoscenza di tutti. Ogni tanto il nome del territorio ci ricorda una criticità di questo, come “Toc”.

L’importanza della manutenzione descritta da Alessandro Pattaro

Paolo Dalla Vecchia: “Quanto conta anche la manutenzione ordinaria? Pulizia di caditoie e della rete di fognaria, perché sopratutto nella parte bassa del comprensorio quando ci sono eventi alluvionali pesanti va in sofferenza anche la rete di fognatura. Sono tutti elementi poco visibili, ma fondamentali quando arriva il momento di criticità. Le piogge eccezionali sono sempre più frequenti”.

Alessandro Pattaro: “Si, purtroppo l’idraulica spesso è una scienza ancillare, e invece secondo me dovrebbe essere la protagonista nella pianificazione. La valutazione del rischio comunque c’è stata, anche perchè non abbiamo memoria di un evento come quello del 1966. È importantissimo ricordare il rischio idraulico e la manutenzione. Non solo bisogna progettare correttamente il territorio, ma anche tenerlo bene.

I fiumi e l’integrità ecologica

I fiumi sono ancora una delle poche categorie che conserva una propria integrità ambientale. Dunque è necessari oche anche in un territorio densamente antropizzato, come quello in cui viviamo noi nella medio bassa Pianura Padana, questi corridoi ecologici e questi fiumi conservino ancora una propria integrità ambientale.

Questo significa anche fare in modo che vengano mantenuti bene, sia per un fattore di pericolo idraulico sia per la propria integrità a livello ecologico”.

GUARDA ANCHE: Alessandro Pattaro illustra i piani delle acque

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