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Vaiolo delle scimmie: primo caso nel Veneto

E' arrivato anche nel veneto il vaiolo delle scimmie. E' stato trovato dai laboratori ospedalieri di Negrar nel veronese, in un campione prelevato ad un uomo che ora è seguito a distanza da casa sua in Lombardia

Anche nel Veneto è arrivato un primo caso di vaiolo delle scimmie. Il virus è stato individuato dal laboratorio dell’ospedale Sacro cuore di Negrar.

Le condizioni del paziente

Il paziente attualmente è stazionario e si trova nella sua abitazione in Lombardia, anche se è continuamente monitorato dagli infettivologi dell’ospedale di Verona tramite il servizio di telemedicina.

Servizi di pronto intervento e terapie

L’emergenza covid è indubbiamente servita a oliare i servizi di pronto intervento delle strutture sanitarie venete in caso di diffusione di virus. E per questo l’ULSS veronese informa di essere in grado di rispondere rapidamente a questo tipo di infezioni. Esiste un vaccino e anche una terapia antivirale da somministrare per via orale, anche se non specifica.

La curva epidemiologica del vaiolo delle scimmie

Nel mondo fin ora si sono contati 219 casi al di fuori degli 11 Paesi africani in cui la malattia è diffusa. Fin ora ha colpito soprattutto giovani uomini che hanno avuto rapporti omosessuali.

Trasmissione e sintomi del vaiolo delle scimmie

Il virus può diffondersi attraverso il contatto con fluidi corporei, lesioni cutanee e goccioline respiratorie emesse da animali infetti.

I primi sintomi sono la febbre, il mal di schiena, una sensazione di stanchezza e l’ingrossamento dei linfonodi. Dopo 2-3 giorni arrivano le lesioni cutanee, che in 2 o 4 settimane diventeranno vescicole, come avviene per la varicella.

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