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Tassa d’imbarco: Ryanair riduce i voli al Marco Polo

La decisione di Ryanair di ridurre i voli invernali a Venezia compromette la connettività e contrasta gli sforzi per eliminare la stagionalità dell'aeroporto.

Ryanair annuncia il ritiro dei voli invernali dal Marco Polo e il potenziamento di Verona e Treviso. Il direttore commerciale di Save spiega che a causa dell’aumento della tassa d’imbarco e della scelta della compagnia irlandese di ridurre la sua attività a Venezia. Lo scalo veneziano è cresciuto meno degli altri aeroporti italiani.

Ryanair: appello a riconsiderare l’aumento della tassa

Jason McGuiness, Chef Commercial Officer Ryanair: “Quello che chiediamo è di ripensare questa decisione di aumentare la tassa. Quando è stata annunciata abbiamo fatto delle cancellazioni. Quest’estate avremo un operativo ridotto del 5% rispetto a quello dell’estate scorsa. Il più grande rischio però è quello della connettività invernale. Stiamo lavorando al momento sulla winter del 2024 e stiamo pensando se realmente lasciare la base d’inverno o meno.”

“Questo significa in termini pratici di non avere più quattro macchine basate quindi meno voli e meno connettività. Tutto a discapito di quello che è l’utenza. Sappiamo che Venezia ha una forte attrattività estiva ma quello che Ryanair fa è portare connettività tutto l’anno. Non farla in inverno sarebbe un fattore negativo non solamente per il turismo ma anche per i residenti. Quello che chiediamo è di ripensare a questa idea.”

Save: la riduzione invernale dei voli compromette gli sforzi per eliminare la stagionalità

Camillo Bozzolo, Direttore Commerciale Aviation gruppo Save: “Diciamo che negli ultimi anni come Save stiamo lavorando per cercare di eliminare la stagionalità del nostro aeroporto e di quelli che sono i flussi nel nostro territorio. L’avere una riduzione invernale da parte Ryanair elimina tutto il lavoro fatto negli anni per eliminare la stagionalità.

La lettera del nostro Presidente all’epoca parla di una perdita soltanto di Ryanair di oltre 100 mila passeggeri nel primo trimestre di quest’anno. Una perdita di PIL della nostra Regione di oltre 12 milioni di euro. Da gennaio siamo cresciuti di circa il 3% ma se andiamo a vedere quella che è stata la crescita italiana è il doppio di quello che cresce il Veneto.”

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