Il progetto “La Stecca Itinerante”, promosso dal comitato organizzatore di Piave 2018 per legare e promuovere gli undici comuni che patrocinano il 66° raduno nazionale bersaglieri
Dopo la conferenza stampa del 23 giugno in cui è stato presentato ufficialmente il progetto “La Stecca Itinerante”, promosso dal comitato organizzatore di Piave 2018 per legare e promuovere gli undici comuni che patrocinano il 66° raduno nazionale bersaglieri, ieri sera c’è stato il primo passaggio del Simbolo tra il Sindaco di San Donà di Piave, Andrea Cereser, e quello di Musile di Piave, Silvia Susanna.
La Stecca, nata come strumento per la lucidatura dei bottoni della divisa militare, oggi rappresenta l’impegno che i comitati organizzatori si tramandano di edizione in edizione per ricordare la storia, i valori, gli ideali del Corpo dei Bersaglieri e tutti coloro che hanno dato la vita per questa nostra Nazione.
Ecco dunque che “Piave 2018” non sarà il Raduno di una singola città bensì di un intero territorio e quindi diamo l’opportunità ai Comuni patrocinanti di gestire la Stecca esponendola presso il proprio Municipio.
La Stecca sarà inoltre accompagnata da un piccolo “passaporto” dove chi lo vorrà potrà seguirla tappa dopo tappa e apporre il timbro del Comune ospitante.
A fine aprile 2018 la Stecca concluderà il suo viaggio tra i territori del Piave e farà quindi ritorno a San Donà, dove rimarrà fino al 13 maggio in occasione del passaggio con il Sindaco di Matera, città che ospiterà il 67° raduno nazionale bersaglieri nel 2019.
Il primo passaggio è avvenuto durante la serata conclusiva della Fiera del Rosario per la sezione Bersaglieri di San Donà, in mezzo alle centinaia di fanti piumati, simpatizzanti, amici e cittadini, che dal primo istante hanno creduto e sostenuto la candidatura di “Piave 2018”.
La scelta del primo Comune a ricevere la Stecca da San Donà di Piave non poteva che essere Musile di Piave, in quanto proprio tra le due città avverrà la sfilata conclusiva del raduno il 13 maggio 2018. Sfilata che vedrà i radunisti attraversare in un doppio passaggio il fiume Sacro alla Patria, la prima volta attraverso un ponte militare, il cui gittamento avverrà il martedì precedente il raduno ad opera del Genio Pontieri di Piacenze, e la seconda attraverso il ponte della Vittoria per fare ritorno a San Donà.
