Servizi Economia e società

Servizio civile: l’associazione “Il Portico”

Esami di maturità in corso e poi sarà il momento delle grandi decisioni, per chi vuole prendersi l'anno sabbatico una proposta è il servizio civile

Il servizio civile raccontato da un operatore dell’associazione “Il portico”.

Paolo Rizzato, operatore “Il Portico”: “Io mi occupo di servizio civile e di gestire i vari progetti. L’associazione è un’ente che è capofila di una rete di enti che raccolgono volontari di servizio civile universale. Si tratta di un servizio per giovani dai 18 ai 28 anni d’età.

Il servizio civile

Si tratta di una possibilità offerta ai giovani, maschi e femmina, dai 18 ai 28 anni per poter fare un anno presso realtà di vario tipo. Possono essere di tipo sociale, ambientale, culturale, eccetera; noi siamo più concentrati sull’area sociale. Essi possono svolgere queste attività a favore di altre persone o strutture (es. la biblioteca).

Hanno un’attività settimanale, con degli obiettivi da raggiungere, e sono impegnati presso enti che garantiscono servizi alla comunità. Viene retribuito con poco più di 400€ al mese, sono circa 25 ore settimanali. Non è un lavoro, non è dunque inquadrato sotto quell’aspetto.

E’ infatti inquadrato in ambito formativo, che si può stanziare in quel periodo della vita che va fra la fine della scuola dell’obbligo e la decisione del proprio futuro. C’è quindi la possibilità di conoscere ambienti e persone, e di sviluppare una formazione, centrata su temi di impegno civico. Si può riflettere e approfondire, e quindi conoscersi meglio, oltre a conoscere la nostra società.

Le regole e i percorsi

Le regole di base sono avere fra i 18 e i 28 anni, essere cittadini italiani o residenti in Italia o comunità europea. Una volta completato l’anno di servizio civile, non si può ripetere. C’è chi scegli questo percorso in seguito agli studi già fatti. Per esempio, in associazione, abbiamo una ragazza che ha studiato pedagogia ed è venuta a fare il servizio per coniugare i propri studi con l’ambito di servizio.

Non è una cosa però esclusiva. Si possono scegliere gli ambiti indipendentemente dagli studi svolti. Anzi, sono capitati casi contrari. Ragazzi che dovevano scegliere un percorso di vita e al termine hanno trovato la propria strada”.

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