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Mazzaro, dedicato a Luca Falcon, donatore di protesi

Un motociclista volontario, Luca Falcon, ha perso la vita in un incidente in Angola. Fondò un'associazione per donare protesi a persone amputate in paesi poveri.

In questo servizio, Renzo Mazzaro racconta la storia di Luca Falcon. Luca era un giovane ragazzo morto in Africa a seguito di un incidente. Riflette in particolare sul suo operato di volontario nell’ambito della donazione di protesi dismesse in Italia.

Motociclista perde la vita in Angola, portava speranza con protesi dismesse in Italia

Le parole del giornalista: “Era in moto ed è definito contro un camion ed è morto sul colpo. Aveva 35 anni e abitava a Verona.
Questa notizia tragica è stata data l’altro ieri dai giornali veneti, insieme ad altre notizie luttuose però questa si differenzia un po’. Il motociclista era senza una gamba, aveva una protesi. L’incidente non è accaduto in Italia, ma in Africa, precisamente in Angola. Qui questa persona si recava spesso per consegnare delle protesi dismesse in Italia a persone amputate nei paesi africani. Le protesi dismesse non vengono riutilizzate o riciclate in qualche modo, vengono semplicemente abbandonate buttate.
Perché buttare una cosa che può essere utile ad altre persone? Questa semplice osservazione era diventata un modo di vivere di questo motociclista. In particolare da quando in moto, per l’appunto, aveva avuto un incidente stradale nel 2016, in seguito al quale gli avevano amputato una gamba.”

L’associazione no profit di Luca Falcon

Continua: “Nelle foto che lo riguardano si vede un ragazzone pieno di vita. Perdere una gamba nel pieno della giovinezza deve essere stato un trauma. È riuscito ad uscirne fondando con la moglie un’associazione no profit che raccoglie protesi in Italia per consegnarle a gente che è stata amputata in altri paesi più poveri.
Cercando il nome di questa persona in internet, si chiamava Luca Falcon, si può vedere dove la sua associazione andava in giro per l’Italia a raccogliere le protesi. L’associazione ha avuto la fortuna di essere conosciuta anche grazie alla diffusione di notizie nei social.
Dalle immagini di Internet si possono osservare tutte le difficoltà e il modo di vivere di queste persone amputate, ma anche come si arriva ad un’amputazione sia per incidente che per malattie.
Emergono, inoltre, le osservazioni dei medici e dei chirurghi nelle fasi postoperatorie dell’intervento; i costi delle protesi che possano arrivare a decine di migliaia di euro. Per quelle di nuova generazione si può arrivare addirittura a 150.000.”

Il motto di solidarietà di Falcon

“Da Internet si può notare anche come i numeri non siano per niente coincidenti. Ci sono diversità notevoli fra le cifre che dà l’ISTAT, il CENSIS o il sistema sanitario nazionale. Secondo una tesi di laurea discussa l’anno scorso alla facoltà di medicina dell’Università di Padova, gli amputati In Italia sarebbero 200 mila. Uno di loro era Luca Falcon che aveva scelto per la sua associazione il motto seguente: “La semplice filosofia di seminare del bene lungo la strada”.
Mi sembra una filosofia che potremmo adottare anche noi che abbiamo due gambe.”

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