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Rocío Muñoz Morales inaugura la Mostra del Cinema di Venezia

Le splendide immagini di Rocío Muñoz Morales, la madrina della 79a Mostra del cinema il cui arrivo al Lido ha fatto partire la gloriosa rassegna dedicata all'immaginazione. Cerimonia di preapertura con la consegna del leone d'oro a Catherine Deneuve e poi mille invitati nella sala grande e la novità di quest'anno è il red carpet senza protezione dalla pandemia

Novant’anni di storia, 79 edizioni. Rocío Muñoz accende i riflettori sul celebre red carpet della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che ieri sera ha aperto i battenti con la cerimonia inaugurale al Palazzo del Cinema del Lido.

La consegna del Leone d’oro alla carriera all’attrice francese Catherine Deneuve e la proiezione del film del regista Noah Baumbach “White Noise” hanno inaugurato il Festival.

A fare gli onori di casa, nella Sala Grande, sono stati il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, insieme al direttore della Mostra, Alberto Barbera. In platea il sindaco di Venezia, oltre a numerosi altri rappresentanti istituzionali tra cui il presidente della Camera dei Deputati e i ministri della Cultura e della Pubblica Amministrazione.

Prima della proiezione del film di apertura è stato trasmesso un videomessaggio di Volodymyr Zelensky. “Un video fuori concorso” le prime parole del presidente dell’Ucraina che ha posto l’attenzione sul conflitto in corso. Nessun titolo di coda, a scorrere sono stati i nomi delle vittime della guerra, salutati da un lungo applauso della platea.

Le parole di Rocío Muñoz

“Il cinema è la finestra più grande della nostra esistenza e noi dobbiamo rimanere affacciati” ha esordito. Poi ringraziando il presidente della Biennale e il direttore della Mostra ha aggiunto: “Siamo di nuovo in tanti al Lido perché abbiamo bisogno del cinema e delle sue storie, sono sicura che sarà un’edizione straordinaria”.

E’ vero che c’è stato un provino? Ecco come Rocío ha risposto al Gazzettino: ” Lo scorso novembre ero andata al Museo del Cinema di Torino per un omaggio a Monica Vitti, dovevo leggere una sua lettera ad Antonioni. Qualcuno vicino ad Alberto Barbera (direttore della mostra del cinema) mi ha notata.”  Poi l’incontro a Roma con il direttore. ” Sapevo che Alberto doveva vedere anche altre mie colleghe, io non l’ho detto a nessuno. E quando ho ricevuto la fatidica telefonata, ho avuto la consegna del silenzio. Non l’ho detto neanche a Raoul.”

Le parole di Rocío Muñoz Morales su Raoul Bova

alla domanda su Raoul come ostacolo o aiuto per la sua carriera, lei al Gazzettino risponde: ”Io ho scelto l’uomo, ho grande rispetto per il suo lavoro, così come per il mio. Forse sarà ingenua ma ho sempre pensato che hanno scelto Rocio.”  Nei confronti delle colleghe spiega come ”le donne hanno la capacità di fare squadra e poi è simbolo di intelligenza aiutarsi: più si fa squadra e più un progetto è completo.”

Le parole su diritti civili e futuro del cinema

”I diritti di tutti devono essere assolutamente rispettati è una bellezza che il mondo sia fatto di generi diversi.” L’attuale periodo storico preoccupa tutti ma ”bisogna essere ottimisti, lo devo alle mie figlie, l’esempio si da in prima persona”. ”In un momento così difficile il mondo ha bisogno di bellezza, ha bisogno del cinema”.

E sarà cruciale Venezia per la ripresa del cinema? Rocío Muñoz al Gazzettino risponde: ”Io spero davvero che le persone tornino con fiducia. Mi permetto di dire che c’è stata una comunicazione sbagliata. In Spagna cinema e teatri sono sempre pieni, non si capisce perchè in Italia sia passata l’idea che è pericoloso per la pandemia andare al cinema. C’è bisogno di tornare, per il lavoro di un intero settore ma anche per noi come pubblico, niente è più magico del film visto al cinema.”

L’inizio del Festival

Fuori dal Palazzo del Cinema il Festival è iniziato ieri nel pomeriggio, riflettori e obbiettivi puntati sul red carpet per le prime passerelle. Giù il muro anti-Covid, che nelle ultime due edizioni ha nascosto il passaggio delle stelle del cinema, fan e curiosi si sono assiepati davanti al tappeto rosso a caccia di foto ricordo e autografi degli ospiti internazionali più attesi.

Importante il servizio di sicurezza coordinato dalla sala interforze allestita al Comando della Polizia Locale al Tronchetto. Per tutta la durata della manifestazione al Lido saranno impegnati su due turni 24 agenti nel controllo dei varchi, altri 12 nella gestione della viabilità.

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