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Riccardo Szumski: Covid, ok cure con idrossiclorochina

L'idrossiclorochina è stata ridicolizzata quando Trump l'ha consigliata come cura agli americani da iniettare per vie endovena contro il Covid. In realtà è un antinfiammatorio che viene usato per curare i pazienti colpiti dal virus e che ha avuto l'ok dal Consiglio di Stato. L'oms e l'agenzia per il farmaco italiana prendevano tempo. Ne parliamo con uno dei medici che ha vinto la battaglia Riccardo Szumski

Riccardo Szumski ha vinto una battaglia per avere il permesso di trattare i suoi pazienti con l’Idrossiclorochina, farmaco anti-Covid.

Riccardo Szumski

“Premesso che non ho vinto io la battaglia ma tanti medici che hanno opposto il divieto dell’Aifa dell’usarlo normalmente, sull’idea che fosse pericoloso e inefficiente; il divieto è del 28 maggio e già da allora io trattavo con esso, poi è uscito uno studio mondiale, poi ritirato, sulla presunta dannosità del farmaco, che ne ha fatto bloccare l’utilizzo.

Fino ad ora avrò curato tra le fasi tra 120 e 150 persone, chiaramente solo nella fase iniziale al posto di un palliativo come la tachipirina; io e moltissimi colleghi abbiamo deciso di intervenire con questi metodi prima che il paziente peggiori rallentando la polmonite.  Una volta partita la polmonite la situazione è ben più grave, se è possibile intervenire prima teniamo la gente fuori dalla terapia intensiva” racconta Szumski. “Il provvedimento che abbiamo ottenuto riconosce che non vi è motivo a non utilizzare il farmaco”.

“Siccome non abbiamo un farmaco antivirale diretto cerchiamo di limitare le conseguenze del virus, un grande processo infiammatorio a livello degli organi.” afferma Szumski.

Il farmaco

“Il farmaco era iniziato come antimalarico, adesso è usato contro malattie autoimmunitarie su cui va ad interferire efficacemente col processo infiammatorio; è quando ci sono complicazioni, e non basta il sistema immunitario, che può fare la differenza.”

“Lo studio è lanciato non solo sa me ma da molteplici medici, il farmaco era già in uso dai Cinesi e a suo tempo per trattare la Sars-1” racconta Szumski. “Non è una novità, e le argomentazioni contro di esso sono ben poco significative”.

Interrogato sul Vaccino Szumski si pronuncia scettico. “Personalmente aspetterò di leggere i dati esaustivi sugli effetti collaterali prima di iniettarmi un vaccino fatto in fretta e furia”.

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