Ieri pomeriggio sono terminate a Jesolo Lido le operazioni di ispezione del nido di tartaruga Caretta caretta da parte dei medici veterinari del CERT dell’Università di Padova con il supporto dell’innovation team di Arpav. Si è confermata la presenza di 80 uova di cui 9 schiuse con successo (guarda il video). Nei prossimi giorni si indagheranno le cause del fallito sviluppo degli embrioni verranno analizzate. Si sospettano fattori ambientali comuni ad altri nidi presenti sul territorio italiano.
Terminata la veglia dei volontari
È finita così la lunghissima veglia portata avanti ininterrottamente per 82 giorni da oltre 200 volontari tartawatchers di Legambiente e altre associazioni quali Plastic Free, Sea Shepherd, Museo di Jesolo, Marevivo, WWF. Oltre duemila ore di volontariato organizzate in turni con presenza continuativa sulla spiaggia per vigilare sul nido ed informare bagnanti e curiosi. Un impegno capillare e costante lungo l’arenile che ha reso straordinaria ed indimenticabile la nidificazione.
Tra i volontari e gli esperti dell’Università di Padova si è sviluppata una collaborazione dalla sinergia unica. Si tratta di una collaborazione che proseguirà al fine di conservazione e protezione degli animali marini.
La protezione congiunta del nido di tartaruga
Un’esperienza di volontariato resa possibile grazie all’accoglienza e disponibilità degli stabilimenti, degli operatori balneari e delle attività ricettive. Finalmente, grazie al protocollo d’intesa tra Legambiente e Unionmare Veneto, ci si è attivati per rendere le spiagge venete sempre più amiche delle tartarughe.
Infine, è stato particolarmente rilevante il ruolo del comando della Guardia Costiera di Jesolo, la Regione del Veneto e la Città di Jesolo: la loro attenzione, risposta e collaborazione hanno reso questo evento eccezionale.
