Economia e società

Jesolo: incidente in scooter, muore Cesare Martellozzo

Il dolore di Confcommercio per la tragica morte del consigliere Cesare Martellozzo

Confcommercio ha appreso con costernazione la notizia della tragica morte di Cesare Martellozzo, avvenuta nel primo pomeriggio all’ospedale, dov’era stato ricoverato a seguito di un incidente stradale che lo ha visto coinvolto verso le 12 di oggi, in via Aquileia, a poca distanza da piazza Brescia. Cesare aveva 49 anni e lascia la moglie Arianna ed i figli Alida (18 anni), Viola (16) e Carlo (12).

Molto conosciuto, Cesare Martellozzo gestiva il Chiosco Mercedes, dove esprimeva il suo innato spirito imprenditoriale in linea con la dinamicità di una città come Jesolo. Tra le iniziative che organizzava, famoso era diventato ormai l’appuntamento con il “Mortazza Party”. Da qualche mese gestiva, assieme ad un socio, il ristorante “Dai Nostrani”, all’interno dell’area del circuito di go-kart internazionale, “Pista Azzurra”. Molto attivo per il bene della categoria e della città in generale, era al suo secondo mandato all’interno del consiglio della delegazione Ascom di Jesolo.

“Ho appreso con grande sconcerto la tragedia avvenuta – il primo commento del presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa – che lascia noi tutti senza parole. Cesare è sempre stato un imprenditore molto dinamico, molto attivo, ma anche sempre disponibile e apertoad accogliere tutte quelle proposte che portassero beneficio alla categoria, ma non solo. La sua è sempre stata una presenza che, all’interno del consiglio, si è sempre fatta sentire. Alla famiglia vadano, da parte mia e di tutta l’associazione, le più profonde condoglianze e la nostra vicinanza al loro dolore”.

“Perdo un caro amico e un valido collaboratore in seno all’associazione”, si aggiunge il delegato comunale, Alberto Teso. “Cesare è sempre stato un imprenditore intelligente e disponibile, di quelli di cui puoi sempre contare e fare affidamento e con cui era un piacere lavorare per il bene della collettività. Il dolore è immenso, così come il vuoto che lascia all’interno dell’associazione, ma direi in generale nella nostra città”.

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