Il progetto nasce nel 2003, quindi è tanto tempo che se ne parla. Nel 2023 il progetto è entrato in attuazione in quanto il Consorzio stabile Sis ha vinto la gara d’appalto. L’infrastruttura stradale dovrebbe andare a ridurre e alleggerire il traffico che dall’entroterra va verso Jesolo. 19 km di strada, quasi sicuramente a pedaggio.
Un’opinione favorevole
Angelo Faloppa, Presidente Confcommercio San Donà Jesolo: “Da 40 anni sentiamo la necessità di una strada a grande scorrimento. L’autostrada del mare è vitale non solo per il turismo di Jesolo, Cavallino ed Eraclea, ma per l’intero territorio. Una volta approvato il progetto, cerchiamo una soluzione collaborativa con i Comuni coinvolti e i cittadini anziché respingerlo automaticamente. L’Italia non dovrebbe essere solo la Patria del No, spesso ci sono motivazioni politiche dietro questo atteggiamento.”
Un’opinione contraria
Giampiero Piovesan, Consigliere comunale di Meolo: “L’autostrada del mare ha attraversato fin dall’inizio un iter travagliato con ricorsi al TAR e lo scandalo Mose. Temiamo che quest’opera possa essere controproducente, non risolvendo l’accessibilità al litorale né promuovendo la mobilità sostenibile. La mancanza di concertazione regionale è evidente, con un’idea vecchia e superata che ignora la necessità di ridurre emissioni e consumo di suolo. Paradossalmente, potrebbe aumentare il traffico. Con l’arrivo previsto di 8-9 milioni di turisti, il parcheggio delle auto a Jesolo sarà un problema. Le aree di parcheggio attuali non sono sufficienti. Un collegamento ferroviario potrebbe essere una soluzione migliore, insieme a corsie preferenziali per i mezzi pubblici sulla Treviso-mare e all’ingresso di Jesolo.”
“Il problema è alle porte di Jesolo e non a valle. La strada del mare va anche a privatizzare una strada che attualmente è pubblica e questo per me è un fatto grave.”
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