Cultura e Spettacolo

Mirano Summer Festival pienone tutte le sere ma calati i consumi

La crisi della famiglie al Mirano Summer Festival 2016: crescono le presenze, ma calano le consumazioni. Nel 2017 ancor più attenzione al sociale

Mirano Summer Festival da tutto esaurito, ma le consumazioni sono in calo. A meno di un mese dalla fine della decima edizione della manifestazione che sta facendo parlare di sé anche fuori provincia, l’Associazione Volare che organizza il Mirano Summer Festival stila un primo bilancio delle 24 giornate di luglio che hanno caratterizzato l’estate 2016, nell’edizione forse più frequentata e apprezzata dal pubblico, con quasi tutte le serate di concerti da pienone.

Eppure gli incassi sono stati in controtendenza. A un aumento dei visitatori, al tutto esaurito di alcune serate clou, con ospiti di livello nazionale, non è seguito l’assalto alle casse degli anni scorsi. Perché?

«È una constatazione di tipo sociale quella che noi facciamo», spiega il patron Paolo Favaretto, «non possiamo non evidenziare che la crescita esponenziale delle presenze, con il “tutto esaurito” quasi tutte le sere, corrisponde a una diminuzione drastica nei consumi durante tutte le serate, sicuramente frutto della crisi che investe oramai la maggioranza delle famiglie. Tante persone partecipano alle serate del festival, magari approfittano di un intrattenimento gratuito e a portata di tutti, ma hanno difficoltà a sostenere anche piccole consumazioni o comunque le riducono drasticamente».

Quest’anno il fenomeno si è visto più che nei precedenti, dove comunque la tendenza pareva avviata. Eppure la decima edizione del Summer Festival ha rappresentato, non solo per Mirano ma per tutta la Città Metropolitana di Venezia, l’evento clou dell’estate, con migliaia di persone ogni sera.

«Bellissimo ed emozionante», ribadisce Favaretto, «che un’idea nata quasi per gioco qualche anno fa tra un gruppo di amici, sia diventata quello che oggi è il Mirano Summer Festival, evento ormai conosciuto in ambito nazionale e che vanta già diversi tentativi di imitazione, basta vedere quante sagre oggi vengono chiamate Summer Festival in giro per il Veneto e non solo. Stupendo poi constatare che grazie alla formula vincente si riesce ad avere una partecipazione di pubblico “trasversale”, con contemporanea presenza di giovani e meno giovani, anzi diciamo pure anche persone di una certa età, che trovano nel contenitore Summer un momento di svago, buona musica e allegria ma soprattutto un momento di aggregazione e di confronto tra generazioni così lontane e diverse, che si riscoprono unite dalle note della musica o dalle battute di un buon comico».

Il calo delle consumazioni sarà ora oggetto di interesse nel programma della prossima edizione. «Da questo aspetto», conclude Favaretto, «scatta la molla dell’entusiasmo in tutto il mio gruppo di lavoro per dire che l’anno prossimo faremo ancora di più, ancora meglio, perché proprio queste persone, queste famiglie, che fanno difficoltà nella loro quotidianità, meritano tutto il nostro rispetto e soprattutto il nostro impegno a organizzare sempre al top questo importante momento di “ristoro estivo”».

 

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