Sport

Maignan: il sistema deve assumersi le sue responsabilità

Ad autorità e procura: "Se non fate nulla, sarete complici" 

“Non è stato il giocatore a essere attaccato. È stato l’uomo. È stato il padre di famiglia. Non è la prima volta che mi succede. E non sono la prima persona a cui è successo”. Lo ha scritto su X Mike Maignan, il portiere del Milan, che sabato ha reagito agli insulti razzisti ricevuti da alcuni tifosi alla Dacia Arena abbandonando il campo durante la sfida tra l’Udinese e i rossoneri.

“Ci sono stati comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e nulla è cambiato”, ha aggiunto il francese, “Oggi è tutto un sistema che deve assumersi le proprie responsabilità: – Gli autori, perché è facile agire in gruppo, nell’anonimato di una tribuna. – Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, hanno sentito tutto ma hanno scelto di tacere. Voi siete complici. – La società Udinese, che ha parlato soltanto di interruzione della partita, come se non fosse successo nulla. Voi siete complici. – Le autorità e la procura, con tutto quello che sta succedendo, se non fate nulla, ANCHE VOI SARETE COMPLICI (scritto proprio a lettere maiuscole)”.

“Ve l’ho già detto e se necessario lo ripeterò ancora: non sono una VITTIMA”, ha sottolineato Maignan, “E voglio dire grazie alla mia società Milan, ai miei compagni di squadra, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto privatamente e pubblicamente. Non posso rispondere a tutti, ma vi vedo e siamo INSIEME”.

“È una battaglia difficile, che richiederà tempo e coraggio. Ma è una battaglia che vinceremo”, ha assicurato il portiere del Milan.

Il commento del sindaco di Udine

“Udine non è razzista e ha una lunga storia di accoglienza. Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan. Proporrò al Consiglio comunale di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria”. Queste le parole del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, dopo l’episodio della Dacia Arena.

Il primo cittadino ha contattato il Milan e ha inviato un messaggio personale al giocatore: “Sono rimasto profondamente ferito per quello che è accaduto sabato e proprio per questo voglio esprimere la solidarietà di Udine, dei friulani e dei tifosi dell’Udinese che non si sentono rappresentati da quello che è accaduto sabato. I nostri valori non possono essere umiliati da poche persone accecate dal razzismo. Udine ha una lunga storia di accoglienza, solidarietà, rispetto reciproco, che non può venire messa in dubbio da un singolo gesto folle”.

Poi aggiunge: “Voglio che Maignan torni a Udine per portare con la sua esperienza personale un messaggio fortissimo alle nuove generazioni: il futuro delle nostre comunità passa per l’inclusione, il rispetto, la condivisione”.

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