Cultura e Spettacolo

Il Museo di Storia Naturale di Venezia compie 100 anni

Un calendario di iniziative per celebrarne la storia, con lo sguardo rivolto al futuro

Un programma davvero ricco con laboratori per famiglie, attività, aperture serali, cacce al tesoro, incontri con gli scienziati, che accompagnerà l’intero 2023 per celebrare i cento anni del Museo di Storia Naturale di Venezia e raccontare le numerose attività che lo vedono protagonista.

Il calendario delle iniziative è stato illustrato questo pomeriggio al Museo Correr dal responsabile della sede Luca Mizzan e dalla presidente della Fondazione Muve, Mariacristina Gribaudi, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin. Presente inoltre Inti Ligabue, al cui padre Giancarlo, noto paleontologo, il museo è dedicato.

La storia del museo, parla Mizzan

Il nuovo Museo Civico di Storia Naturale nasce nel 1923, cent’anni fa, nel Fontego dei Turchi appositamente restaurato. Vennero riunite le collezioni naturalistiche del Fondo Correr, scorporate dal nucleo storico-artistico che veniva trasferito nel nuovo Museo Correr di Piazza San Marco. Ad integrare il Fondo si aggiunsero le imponenti raccolte dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, dando così compimento al progetto di un Museo di Storia Naturale a Venezia, a lungo sostenuto dallo scienziato e naturalista Gian Domenico Nardo. Da allora le ricerche di naturalisti e del personale scientifico del Museo continuano ad arricchire il patrimonio scientifico che attualmente supera i due milioni di esemplari.

“Il Museo di Storia Naturale di Venezia, oltre ad essere l’unico a carattere scientifico del territorio – ha sottolineato Mizzan – è quello da sempre più visitato dai veneziani e molto spesso è il primo: abbiamo una grande responsabilità perché una società altamente tecnologizzata, come quella odierna, ha bisogno di un’alfabetizzazione scientifica per poter fare scelte consapevoli”.

“Il Museo ieri”

Uno dei nuclei del Centenario sarà focalizzato su “il Museo ieri”, ovvero la riscoperta e la valorizzazione delle principali collezioni scientifiche e degli scienziati e grandi naturalisti che le hanno create. La presentazione delle attività che il Museo svolge in tutti gli ambiti e il suo legame con il territorio saranno occasione per spiegare cos’è “il Museo oggi” e come molti dei suoi progetti siano condivisi con associazioni, enti e istituti della città.

L’evento del 13 maggio

Il 13 maggio è prevista una giornata di festeggiamenti aperta a tutti e gratuita con punti informativi, laboratori, giochi, spettacoli, per coinvolgere associazioni e istituti che da anni collaborano con il Museo e condividere la ricorrenza con tutta la cittadinanza. Sarà promossa anche una serata turca con vendita di tappeti, spezie, per riscoprire la storia del Fontego dei Turchi.

Il centenario avrà un testimonial d’eccezione in Riva d’acqua, in Canal grande, un modello 3D di un granchio di 2,5 metri, mentre le impronte di dinosauro accompagneranno i visitatori da piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria.

Gli omaggi al Museo di Storia Naturale di Inti Ligabue, Gribaudi e De Martin

‘Sono grato alla città di Venezia – le parole di Inti Ligabue – il Museo rappresenta un ricordo oltre lo spazio e il tempo. Come fondazione non potevamo mancare. Abbiamo proposto 10 incontri sulle tematiche del museo, con relatori di fama, su varie tematiche: antropologia, storia, archeologia, scienze naturali, ambiente.

L’intervento della presidente Gribaudi si è focalizzato su due parole chiave: ‘gratitudine’ verso tutte le persone che hanno contribuito a fare del Museo di Scienze naturali una realtà che parla al territorio e ‘cura’ verso i bambini, gli anziani, le persone con disabilità per le quali sarà anche progettata un’esplorazione tattile del museo.

“Cento anni di Museo – le parole dell’assessore De Martin – equivalgono a un secolo di lavoro e di passione da parte di moltissime persone, a cui va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale. È importante proiettare questo anniversario verso il futuro perché la nostra città è vocata alla cultura, alla scienza, alla ricerca e alla tecnologia. Il nostro è un invito alla scoperta e alla conoscenza per comprendere pienamente una città tanto ricca quanto complessa come Venezia, che si è candidata a diventare capitale mondiale della sostenibilità”

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