Il nuovo ministro alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani comincia a mostrare i muscoli e prende una decisione sulla questione scottante che divide il mondo politico e quello culturale di tutto il mondo: le grandi navi a Venezia.
Grandi navi a Marghera temporaneamente
Venezia non dovrà rinunciare al transito delle grandi navi, come invece vogliono i comitati legati al movimento cinque stelle. Semplicemente potrà farle attraccare nella zona industriale di Porto Marghera. Nel corso del 2021 saranno le banchine di due terminal il Tiv e il Vecon a d accogliere le grandi navi. Solitamente in un anno gli arrivi e le partenze vanno dagli 80 ai 100, si tratta di capire quale traffico permetterà la pandemia.
Per il 2022 invece il terminal sarà spostato nel canale industriale Nord, vicino allo stabilimento della Fincantieri. Ma sarà anche questa una soluzione provvisoria in attesa della costruzione di un porto off shore per la progettazione del quale ci sarà un concorso di idee.
La decisione provvisoria
Si tratta di un programma che era già stato stabilito dal comitato del 21 dicembre scorso, ma che si era incagliato. Ora Cingolani ha deciso di mettere in pratica la soluzione assieme al ministro alla Cultura, Dario Franceschini, al Turismo, Massimo Garavaglia, e alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Rimane da capire se e con quali numeri riprenderanno le crociere e questo non dipende soltanto dall’andamento e della pandemia.
Si basa infatti anche sulla fiducia che le compagnie daranno alla città dopo il danno d’immagine arrecato dai comitati ‘No navi’ con le loro manifestazioni. Le loro immagini infatti hanno fatto breccia nel mondo tra coloro che non conoscono le dinamiche della laguna.
