Venezia Cambia

Gabriella Chiellino: “Dai giovani dobbiamo imparare il coraggio”

Gabriella Chiellino parla delle possibilità che hanno i giovani oggi di riuscire nella missione ambientale, anche aiutati dallo Stato

Gabriella Chiellino fa un confronto tra 35 anni fa ed ora, e parla di come i giovani oggi siano più incentivati anche dalle istituzioni alla tutela del nostro ambiente.

Gabriella Chiellino e la difficoltà di 35 anni fa

Paolo Dalla Vecchia: “Nei giovani l’ottimismo prevale sul pessimismo e c’è anche la consapevolezza di poter fare qualcosa. Tuttavia il tempo scorre, e assistiamo a tanti problemi e chiacchiere riguardo la tutela dell’ambiente. Cosa ne pensi tu che sei partita 35 anni fa e hai visto modificarsi questa coscienza ambientale della voglia di fare dei giovani, che si scontra tuttavia con dei rallentamenti?”

Gabriella Chiellino: “Si scontrano con degli adulti che li frenano perché non abbiamo il coraggio di fare. Io, lavorando da 30 anni in questo settore, sono partita quando bisognava convincere che un impianto di riduzione dell’impatto ambientale legato ai rifiuti e al trattamento dell’aria era bene farlo.

Tuttavia non avevo armi per portare un imprenditore o un’amministrazione pubblica ad agire. La legge non aiutava, le sanzioni erano di 1000 euro, poca roba. Per agire concretamente dovevo utilizzare la visione del futuro. Era molto più difficile far intervenire a livello tecnologico.

Basti vedere anche solo quante critiche ha avuto il Mose a Venezia. Critiche per una visione di protezione della laguna. qualche struttura visionaria ha comunque agio pur avendo tutti contro. Noi oggi ci troviamo ad avere le leggi a favore, perché se fai danno ambientale si va sul penale.

Il PNRR disposto a dare fondi e fornire lavoro ai giovani

Hai il PNRR che dice “Io ti do gli incentivi, ma quel progetto deve dimostrarmi che riduce l’impatto climatico, che risponde a fenomeni esondativi. Io devo dimostrare che se lo costruisco con soldi pubblici questo progetto porterà dei risultati positivi, come sta facendo il Mose in caso di emergenze. E poi i PNRR ci chiedono di fare progetti che portino lavoro ai giovani.

Siamo in un contesto in cui i soldi ci sono, e li diamo se uno fa progetti ambientalmente corretti e offre lavoro ai giovani. Abbiamo legislazioni a favore, gli obiettivi europei più avanti di tutto i mondo, Nel 2030 dobbiamo ridurre del 50% l’impatto ambientale, nel 2050 portarlo a zero. Noi dovremmo vivere senza emettere Co2.

Due encicliche del papa illustrate da Gabriella Chiellino

Abbiamo un’enciclica del nostro papa, “laudato sii”, pronunciata il 4 ottobre, giorno di San Francesco. Proprio lui già mille anni fa ha detto “sora acqua” e “fratello fuoco”, chiamava aria, acqua e terra sorelle e fratelli. Inlotre è uscita anche la “laudate deum” il 4 ottobre, che il papa ha scritto con la comunità scientifica. Noi dobbiamo continuare questa cura della terra, interventi obbligati che dobbiamo fare accelerando e con coraggio.

Quindi perché in azienda abbiamo una media d’età tra i 35 e i 40 anni? Perché prendiamo l’energia dai più giovani, che ci porta ad avere coraggio. Quello che ci manca oggi è la visione prospettica, il coraggio di dire no ad alcune cose, ma sì a quelle per la cura del territorio e del lavoro degli altri, per dare un futuro bello a chi verrà”.

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