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“Falstaff” di Verdi inaugura la stagione 2022/2023 alla Fenice

Con "Falstaff", l'ultima opera scritta da Giuseppe Verdi, il Teatro La Fenice di Venezia inaugura la stagione lirica 2022-23. Vediamo alcune scene registrate durante la prova generale

Con “Falstaff”, l’opera scritta da Giuseppe Verdi a ottant’anni, simbolo di inestinguibile creatività, il Teatro La Fenice di Venezia inaugura la stagione lirica 2022-2023. “Falstaff”, tratto da “Le allegre comare di Windsor” di William Sheakspeare è frutto della collaborazione con Arrigo Boito, con il quale Verdi aveva collaborato sei anni prima per “Otello” ed è unanimamente considerato un capolavoro dell’opera comica.

“Falstaff” alla Fenice

In linea di continuità con le passate stagioni, anche questo nuovo allestimento è diretto dal maestro Myung-Whun Chung, mentre la regia è affidata ad Adrian Nobel, regista britannico già direttore artistico della Royal Sheakspeare Company, estremamente rispettoso del testo e delle didascalie originali e dunque fedele alle tradizioni.

Nel ruolo del simpatico Buontempone, canta uno dei baritoni più apprezzati, ovvero Nicola Alaimo. Proprio per il “Falstaff” del 2015 alla Scala vinse il prestigioso Premio Abbiati. Nel cast, anche il contralto veneziano Sara Mingardo nel ruolo di Mrs Quickly.

L’unica opera buffa di Giuseppe Verdi, il suo terzo titolo sheakspeariano, ritrae l’umiliazione del vecchio furfante elisabettiano Falstaff da parte di un branco di frivole comari provinciali. La fuga finale proclama che tutto nel mondo è burla, concludendo così la carriera del maestro di Busseto, su una nota inaspettata quanto liberatoria allegria.

La storia dell’opera lirica

L’opera debuttò il 9 febbraio 1893 alla Scala di Milano riscuotendo un successo trionfale. “Ho ambientato l’opera ai tempi di Sheakspeare, nel XVI secolo” ha dichiarato il regista Adrian Nobel, perché Sheakspeare è un ponte in mezzo a due epoche diverse, così come lo è Falstaff, un’opera nella quale confluiscono suggestioni primitive, come le stregonerie dell’ultimo atto, ma anche elementi della cultura dei puritani.

Per il maestro, “Falstaff” esprime tutta l’umanità di Verdi: qui non si ride soltanto, ma si è toccati nell’intimo, per poi abbandonarsi al sorriso. Perché, appunto, tutto nel mondo è burla, riferendosi a tutti noi, nessuno escluso. “Falstaff” va in scena al Teatro La Fenice di Venezia dal 18 al 26 novembre con sopra-titoli in italiano e in inglese. Chi non ha il biglietto può ascoltare la prima di venerdì 18 novembre in diretta su Rai Radio 3.

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