Venezia Cambia

Cristiano Patrese e il suo impegno marittimo

Cristiano Patrese, Contrammiraglio della Marina Militare Italiana ha vissuto un intenso percorso marittimo, dall'Accademia Navale alle esperienze operative, arricchendo così il suo bagaglio professionale.

Per oltre mille anni il Mare Adriatico ha rappresentato per Venezia il suo golfo, lo specchio d’acqua dove sventolava il leone di San Marco. Il corridoio in cui le navi veneziane riportavano a casa il frutto dei commerci con l’Oriente vicino e lontano. L’ospite di questa puntata è l’Ammiraglio Cristiano Patrese.

Il percorso accademico e professionale di Cristiano Patrese: una vita dedicata al mare

Cristiano Patrese, Contrammiraglio della Marina Militare Italiana, è nato a Venezia nel 1958. Dopo aver frequentato l’Accademia Navale di Livorno, ha conseguito una Laurea in Scienze Marittime e Navali presso l’Università di Pisa e una Laurea in Scienze Politiche all’Università di Trieste. Ha ricoperto incarichi operativi sull’Unità della Marittima Militare, comandando anche l’Aliscafo lanciamissili Nibbio e la Base Navale di La Spezia. Inoltre, ha operato nel settore della comunicazione istituzionale della Marina Militare.

Cristiano Patrese, ha raccontato che nella metà degli anni ’70 era comune avvistare Ufficiali della Marina e di altre forze armate per le strade di Venezia, così come gli allievi della Scuola Navale Morosini. Le Unità della Marina spesso ormeggiavano in Riva dei Sette Martiri, e talvolta era presente anche l’Amerigo Vespucci. Questa presenza ha suscitato in lui curiosità sulle esperienze vissute dagli Ufficiali, spingendolo a cercare risposte e ad entrare nell’Accademia Navale. Patrese ha definito questa scelta controcorrente rispetto ai suoi coetanei che frequentavano il Liceo all’epoca.

Le Esperienze sull’Unità della Marittima Militare

Cristiano Patrese ha descritto i suoi 15 anni trascorsi sull’Unità della Marittima Militare come un periodo estremamente ricco di esperienze. All’inizio della sua carriera, da giovane ufficiale nella sede di La Spezia, ha partecipato a un’operazione nota come “Operazione Girasole”.

Durante una notte, è stato improvvisamente svegliato mentre si trovava nel suo alloggio a terra ed è stato chiamato urgentemente a bordo dal comandante. È rientrato alla base navale di La Spezia e poche ore dopo è partito alla volta del Canale di Sicilia. Si è poi unito a delle unità provenienti da Brindisi e Taranto per formare uno schermo difensivo di fronte alla Sicilia, a seguito del lancio di missili su Lampedusa da parte della Libia.

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