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Crescita automotive e tecnologica sostenibile

I dati della ricerca presentata a Milano mostrano come il settore automotive sia in costante crescita in Veneto, grazie alle microimprese e le piccole aziende. Queste ultime, però, temono la transizione tecnologica in atto

Il settore Automotive continua a crescere nel Veneto. Negli ultimi dieci anni quasi del 10%, facendo crescere il PIL, rispetto al periodo pre-covid, del 3,7%. È una percentuale superiore perfino a quella dei Länder tedeschi. Sono i dati di una ricerca presentata venerdì 5 aprile a Milano, al convegno “Il triangolo della competitività: Automotive e Logistica tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna”.

Le microimprese al centro della crescita del settore automotive in Veneto

Le tre regioni, locomotiva d’Italia, contribuiscono a realizzare il 41% del prodotto interno lordo e quasi di 53% delle esportazioni, esprimendo il 37% dell’occupazione. Secondo il monitoraggio delle dinamiche economiche delle principali regioni europee tra il 2013 e il 2023 i tassi di crescita più elevati si registrano nelle comunità autonome spagnole e nelle Fiandre. Le tre regioni italiane si inseriscono tra i Länder tedeschi, superate solo dalla Baviera.

Il miracolo si deve nel Veneto: per l’ 87% alle microimprese e per la 8,5% alle piccole aziende che, in questo momento, tremano in vista della transizione tecnologica e l’introduzione dei motori elettrici.

La neutralità tecnologica è la chiave per sostenere filiera e posti di lavoro

Moreno De Col, presidente CNA Veneto: “Oggi, è stata presentata la ricerca fatta, con l’Emilia Romagna e con la Lombardia, come CNA di sistema, sul tema automotive e logistica. Per quel che riguarda l’automotive, è emersa la necessità di un approccio pragmatico al tema. Si deve puntare sulla neutralità tecnologica, lasciando perdere una visione più ideologica che mette in campo solamente la mobilità elettrica. Per salvaguardare i posti di lavoro, le imprese e il nostro sistema produttivo, è necessario un approccio diverso che punti sulle motorizzazioni anche alternative, sui combustibili alternativi. In questo modo si avrà il mantenimento della filiera, delle aziende e dei posti di lavoro”.

Aggiunge il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon: “Solo con un approccio di neutralità tecnologica possiamo trovare soluzioni adatte all’intera filiera. Non va trascurato lo sviluppo di altre soluzioni come, ad esempio, i carburanti green, idrogeno e soluzioni ibride. È necessario assicurare sostegni agli investimenti utilizzando le ingenti risorse europee legate alla nuova programmazione. Questo, sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda la formazione e riqualificazione del personale dell’intera filiera”.

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