La Voce della Città Metropolitana

Corrado Giardina: la politica andrebbe insegnata ai giovani

Il giorno dopo l'elezione del presidente della Repubblica cresce la tensione nel centrodestra, il fronte politico che aveva molti numeri per poter far andare al Quirinale un arbitro più vicino al centro di quelli finora eletti. Contemporaneamente i cattolici che dopo la crisi della DC sono rimasti a guardare si stanno organizzando e parlano di proporzionale e di elezione diretta del Capo dello Stato. Il nostro ospite di oggi è Corrado Giardina, presidente del Movimento moderati italiani.

Siamo in collegamento con Corrado Giardina che è il Presidente dei Moderati Italiani. E’ un movimento nuovo. In realtà lui ha un passato Democristiano. E’ stato nel ’87-’90 componente della Direzione Nazionale del Movimento Giovanile della DC. Poi è stato nel 2020 il Segretario Regionale della DC in Campania. Poi Vicesegretario Nazionale Vicario della relazione esterna della DC e ora, è Presidente del Movimento Moderati Italiani. Qualcuno dirà che la Democrazia Cristiana non è rappresentata in Parlamento. Diciamo che all’indomani di quanto è accaduto con l’elezione del Presidente della Repubblica direi che i Cattolici sono rimasti a guardare e si stanno decisamente ri-mobilitando. Lui è un po’ il simbolo di questi Cattolici che stano puntando di nuovo al proporzionale con preferenza. Stanno puntando anche a riformare proprio anche il modo in cui si elegge il Presidente della Repubblica attraverso il presidenzialismo. Sono rimasti tutti abbastanza nauseati, diciamolo. Corrado Giardina, eccolo qui. Questo è l’incipit, non so se è azzeccato.

“Buonasera a tutti, grazie per l’invito. Saluto tutti i Veneziani che ci ascoltano e al sindaco Brugnaro. Anche lui come moderato si sta muovendo per il Centro Moderato forte che riporti la politica vera in Italia che purtroppo ne abbiamo bisogno. Tu parlavi della Democrazia Democristiana. Vuoi o non vuoi a destra o sinistra siamo 70% tutti ex-democristiani. Stiamo tentando di rimetterli tutti insieme che è un peccato che devono far parte di raggruppamenti che non ci appartengono per cultura, per azioni politiche, e condivisione di tanti nostra battaglia perchè vuoi o non vuoi noi discendiamo da quali che sono stati i fondatori come Don Sturzo o Alcide De Gasperi e nessuno di questi che oggi sono alla camera dei deputati di questi luoghi e rappresentano quei valori che ci hanno insegnato i democristiani. E quindi il 18 dicembre siamo partiti insieme a tanti altri amici, ricordo Ivano Tonoli, Giuseppe Gargani o il Dottor Toto Cuffaro, Andrea Prenna e siamo partiti per questo comitato per il proporzionale con le preferenze per riportare la vera Democrazia in Italia che oggi purtroppo non c’è più” ha detto Corrado Giardina.

In questi giorni si è parlato di Riforma e si è anche detto ma la gente in realtà è molto lontana da questo mondo è meglio pensare al PNRR. Però è anche vero che se ci si trova in una situazione del genere è proprio a causa della legge elettorale no?

“Certo è la legge elettorale che purtroppo non è democratica è anticostituzionale. Io non so lei però io non conosco personalmente gli eletti parlamentari perchè sono persone famose che sono state messe in questo listino e sono scomparse dalla circolazione. Non sappiamo neanche i nomi, che cosa fanno per il territorio. Invece viceversa ai tempi del penta partito ai vecchi della prima repubblica con le preferenze tu sapevi chi votavi e chiaramente colui che veniva votato aveva una segreteria che apriva fine settimana, inizio settimana, quando non c’erano i lavori al parlamento e dialogava con il territorio per capire le problematiche del territorio.”

Abbiamo visto tutti com’era andata a finire con Tangentopoli. Diciamo che anche la Democrazia Cristiana ha mostrato delle crepe no, Corrado?

“Allora diciamo che le crepe tra virgolette perchè la democrazia cristiana era un partito formato da varie anime che si chiamavano ‘Le Correnti’. Quindi c’era la corrente di centro, la corrente di destra, e la corrente di sinistra. Però si riusciva ad amalgamare tutti quanti insieme in un progetto unico chiaramente perfetto. Tangentopoli, entriamo in un campo un po’ particolare, perchè Tangentopoli è stata una battaglia un po’ particolare di alcuni esponenti politici, questa è come la penso io di altri partiti per far scomparire la Democrazia Cristiana. Dopodiché quelli che sono venuti dopo non è che sono poi questi eccelsi. Io le chiamo lobby economiche. Ci sono delle lobby economiche, non esistono più i partiti. Non esiste più la formazione dei giovani per insegnare loro la vera politica. come si fa la politica, la formazione politica.”

Proprio ieri ho visto un’intervista di Savino Cassese che diceva proprio questo. Gli chiedono di fare corsi di politica soprattutto ai giovani c’è fame di politica. I partiti non esistono più perchè, in particolare Forza Italia, Movimento Cinque Stelle sono appunto movimenti legati ai dei personaggi più che dei partiti. non c’è più quindi quel lavoro che i partiti facevano con i ragazzi e c’è voglia da parte dei ragazzi di andare a scuola.

“Si, uno il partito per la formazione vera sui giovani è Cuffaro in Sicilia che come esponenti di spicco attuali del Parlamento Italiano sta facendo ogni settimana, chiaramente con i mezzi di oggi di comunicazione, quindi via Skype, sta facendo della formazione professionale per questi giovani che si vogliono affacciare alla politica per la prima volta.

Noi abbiamo il dovere di creare una nuova classe politica non a caso ho chiesto a tutti i vecchi amici democristiani ancora viventi novantenni e ottantenni i più, di di fare un grande convengo a fine Marzo a Roma proprio per portare come tema la formazione dei nuovi giovani. Come impostare, come far conoscere ai nuovi giovani la politica e tutte quelle che sono la vera discendenza gasperiana. Oggi i ragazzi conoscono poco della politica” ha detto Corrado Giardina.

Ecco, detto questo abbiamo capito che vi state muovendo e che state cominciando a rispondere come faceva la vecchia Democrazia Cristiana a questa esigenza dei ragazzi. Però non abbiamo capito, Corrado, come pensate di farvi conoscere. Perchè a parte appunto queste emittenti come la mia non siete ancora riusciti a sfondare diciamo i grandi media nazionali.

“Diciamo che noi abbiamo una contrapposizione dei parlamentari che sono al governo oggi. Quindi dei media. Perché chiaramente il proporzionale non lo vuole nessuno, il 99% dei signori che stanno al governo non li ha eletti nessuno. Perchè nessuno di questi ha un voto personale, sono tutti i voti dati ai loro partiti”.

Però stanno già pensando ad una riforma elettorale per in qualche modo perpetuare la loro presenza in parlamento.

“La loro riforma elettorale è un proporzionale però è senza la precedenza quindi cambia ben poco”.

Appunto quindi continueranno a mettersi in liste bloccate loro.

“Certo si metteranno in liste e metteranno sempre le stesse persone loro. Amici, fratelli, cugini, mogli, compagne ed affini”.

Ecco voi state raccogliendo delle firme per questa legge, è così Corrado?

“Ancora non siamo partiti con la raccolta. Partiremo a fine Febbraio. Abbiamo voluto far passare questo momento di feste di Natale. Cercare di far diciamo passare questo Covid che sta bloccando. Dopodiché partiremo in tutta i Italia. Abbiamo fatto i comitati per la raccolta di firme”.

Contemporaneamente partirà anche la campagna elettorale, quindi forse è un po’ troppo tardi.

“Noi ne parleremo comunque in digitale”.

Perchè già si dice che i partiti sono in campagna elettorale.

“Certo, ma anche noi siamo già in campagna elettorale. Tra l’altro stiamo mettendo insieme varie televisioni in tutta Italia. Queste piccole emittenti che sono fuori dai giochi di questi grandi network come la RAI, Mediaset, La7. Tentare di fare un quarto polo televisivo per dare voce a tutti tutti quei movimenti e partiti che come noi non hanno possibilità di andare in queste emittenti nazionali perchè ad appannaggio dei grandi partiti”.

Ecco, però se riparte questa legge voi, siete tutti dei piccoli movimenti frammentati tra di voi, giusto Corrado Giardina?

“No, per la verità sto facendo un lavoro da due anni e sto riuscendo poco a poco a fare un grande tassello da vecchio democristiano a mettere il puzzle insieme. Di mettere tutti insieme dicendo che da soli non si può andare da nessuna parte tutti quanti insieme si può essere una forza e democraticamente noi facciamo questa unità di intenti con tutti questi piccoli movimenti, collegando tutte le democrazie cristiane, perchè, lei lo sa, che dopo il 2010, con la sentenza della Cassazione Unita, la Democrazia Cristiana, dice la sentenza, non è mai stata sciolta. Però purtroppo ne sono uscite 5 fazioni di democristiana e ognuna dice di essere proprietaria di questa Democrazia Cristiana, io sto facendo un lavoro centellinato anche perchè ho a che fare con gente che va dagli 85 ai 90 anni” ha detto Corrado Giardina.

Anche perchè forse sarebbe il caso di cambiare anche il simbolo perché il mondo è cambiato nel frattempo quindi non è poi il caso di intestardirsi sullo scudo crociato.

“Sono d’accordo con lei, stiamo approfondendo”.

Scusi, lei mi ha anche detto a telecamere spente che sarebbero maturi i tempi per cambiare i criteri per eleggere il Presidente della Repubblica, questo non sarebbe proprio in linea con la Democrazia Cristiana

“Diciamo che la Democrazia Cristiana voleva il presidenzialismo alla fine degli anni ’80, quando ci fu il Congresso dell’elezione di Forlani, nell’88, subito dopo si parlava già di presidenzialismo. La democrazia cristiana voleva il presidenzialismo. Poi purtroppo Tangentopoli ha spazzato una classe politica, non soltanto la democrazia cristiana, ma tutti i vecchi partiti e non si è parlato più di nulla perchè faceva comodo alla classe dirigente e ai nuovi  politici di oggi di portare avanti  ciò che bisogna portare avanti, i comodi loro. Infischiandosene della democrazia perché purtroppo questa non è democrazia”.

Anche perchè questa è una Repubblica Parlamentare, sebbene si dice che è una democrazia rappresentativa è stato trovato questo escamotage, ma la democrazia è dei parlamentari che possono veramente votare ma non certo degli italiani che possono limitarsi soltanto a scegliere l’orientamento.

“Io intendevo, nel senso del proporzionale, in questo senso, venendo eletti tra di loro, con questo sistema elettorale. Poi sono nati tutti questi movimenti che stanno scomparendo, perché io penso che poi alle prossime elezioni parecchi di questi partiti anche di grosso successo 5 anni, fa scomparvero” ha detto Corrado Giardina.

Staremo a vedere, grazie Corrado Giardina, è stato molto interessante quello che ci ha detto. Ci ha raccontato di un mondo che si sta muovendo sotto traccia, speriamo che possa emergere anche alla luce per mostrarsi al grande pubblico diciamo, buon lavoro.

“Ringrazio tantissimo per quello che ha fatto per noi, grazie tante. Saluti a tutti gli spettatori, arrivederla”.

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