Salute e benessere

Coronavirus e Avis: nascono i protocolli speciali ma donazioni continuano

Appello ai donatori: il sangue serve sempre (e in questo momento ancora di più)

Protocolli rigidi e controlli all’ingresso: nella Provincia di Venezia all’AVIS le donazioni continuano anche se con un’attenzione particolare alla situazione emergenziale. Il dono insomma non si blocca per il Coronavirus, salvo le disposizioni di sospensione e chiusura dettate dalla Regione e dal Ministero della Sanità e quelle emanate dal Crat, Centro regionale attività trasfusionali per la tutela di donatori e riceventi.

Coronavirus

«I donatori in particolare in questo periodo verranno doppiamente controllati – spiega Tito Livio Peressutti, presidente di Avis provinciale – verrà chiesto conto di eventuali viaggi nei territori colpiti e in quel caso le donazioni saranno sospese i medici inoltre presteranno particolare attenzione allo stato di salute del donatore. Per tutti gli altri le donazioni continuano senza nessuna preoccupazione. In questo momento particolare con livelli di emergenza più alti e un numero di ospedalizzati destinato a salire noi dobbiamo fare la nostra parte e provvedere alle esigenze che si manifesteranno». Escluse le zone isolate e più coinvolte dal Coronavirus la raccolta negli altri Centri trasfusionali e nelle unità di raccolta del resto del Veneto prosegue. «Non è la prima volta d’altronde – spiega Peressutti – ci sono state altre epidemie seppure con gravità diverse, due su tutte la west Nile o la Sars. Aspettiamo i donatori».

Restrizioni per le donazioni

Dopo i provvedimenti cittadini le nuove disposizioni rivolte ai responsabili delle strutture regionali di coordinamento per le attività trasfusionali prevedono di:

  • Rafforzare le misure di controllo sui possibili casi importati attivando la sorveglianza attraverso l’anamnesi del donatore di sangue per viaggi nella Repubblica Popolare Cinese o con anamnesi positiva per contatti con soggetti con documentata infezione da Sars-CoV-2
  • Applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese
  • Applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dopo la possibile esposizione al rischio di contagio per il contato con soggetti con infezione documentata da Sars-CoV-2
  • Applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dalla risoluzione dei sintomi o dall’interruzione dell’eventuale terapia per i donatori con anamnesi positiva per infezione da Sars-CoV-2
  • Sensibilizzare i donatori a informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da Sars-CoV-2 oppure in caso di diagnosi d’infezione da Sars-CoV-2 nei 14 giorni successivi alla donazione.

I consigli

Alcune operazioni di buonsenso costituiscono uno dei veicoli migliori per la prevenzione, Avis quindi si unisce alla richiesta delle Usl: niente panico ma misure civili.

  • Lavarsi spesso le mani
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
  • Disinfettare le superfici
  • Coprire naso e bocca quando si starnutisce
  • Non toccare naso e bocca con le mani
  • Non affollare inutilmente i pronto soccorso

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