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Ca’ Foscari prende le distanze da Panzeri

Oggi dovevano concludersi nell'Auditorium Santa Margherita di Ca' Foscari i lavori, mai cominciati di un convegno organizzato da Antionio Panzeri in carcere in Belgio per sospetta corruzione. Il senatore Raffaele Speranzon ha presentato un interrogazione parlamentare, mentre l'Ateneo ha preso le distanze

Anche Venezia, o meglio l’università veneziana Ca’ Foscari, finisce all’attenzione dei media nell’ambito del Qatar gate ed è diventata oggetto di un’interrogazione parlamentare del Senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon.

Convegno a Ca’ Foscari

Ieri ed oggi doveva tenersi all’auditorium “Santa Margherita” un convegno che doveva celebrare il ventesimo anniversario del rapporto sui Diritti globali, sulla cui locandina compare anche il logo della ONG “Fighting Impunity”, fondata da Antonio Panzeri, che al momento è arrestato dalla Polizia belga con l’accusa di corruzione.

 Ca’ Foscari prende le distanze

L’ateneo ha annullato i lavori e preso le distanze dalla Conferenza Internazionale a cui doveva partecipare anche il sindacalista Luca Visentini, a sua volta indagato. L’oggetto della conferenza, ha scritto in una nota all’ateneo, dovevano essere i processi di pace nel mondo, tematica d’interesse per i nostri ricercatori. L’Università si sarebbe limitata a concedere gli spazi.

I punti di Speranzon

Per Speranzon sono 3 i punti da chiarire: “Accanto al simbolo dell’Università di Ca’ Foscari, – dice il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon – ben presente sulle locandine che annunciavano questa conferenza, c’era anche quello della ONG Fight Impunity, famosa in questi giorni. Tristemente nota per essere presieduta da quell’Antonio Panzeri, che in questo momento non è nelle patrie galere ma nelle galere del Belgio, per episodi gravissimi legati alla corruzione da parte del Qatar nei confronti di alcuni funzionari e europarlamentari, appartenenti per altro all’area del Partito Socialista Europeo, del PD, della Sinistra Italiana.

Quello che ho chiesto al Ministro è di sapere: Se era al corrente di questa conferenza; quale sia stato il ruolo della ONG, quella presieduta da Panzeri, nell’organizzazione dell’evento; chi abbia contribuito alle spese di viaggio, vitto e alloggio dei partecipanti.”

L’appello a Ca’ Foscari

L’onorevole veneziano però va oltre e pone allo stesso ateneo una domanda sul genere di relatori che avrebbero dovuto partecipare ai lavori.

“Fra i tre partecipanti – continua Speranzon –  risultavano alcune figure di spicco per aver appartenuto a organizzazioni terroristiche, in Colombia come le FARC, piuttosto che in Irlanda come la Irish Republican Army. La vera domanda è all’ateneo di Ca’ Foscari, per capire come sia possibile che abbia concesso anche solo il patrocinio a un evento che vede come relatori persone che nel proprio curriculum hanno attività di tipo terroristico.

Non si capisce in che modo possano insegnare o spiegare o instradare i giovani e gli studenti universitari e non, a comprendere quali sono le ragioni dei diritti umani. Avendo loro praticato invece la violenza, la guerriglia e ogni genere di forma di resistenza nei confronti del diritto costituito.”

La polizia belga nel frattempo ha continuato le indagini sui presunti favori e appoggi di europarlamentari al Qatar in cambio di denaro. Ha inoltre sequestrato il telefonino a Davide Zoggia, ex presidente della Provincia di Venezia, il quale abita nella casa dell’ex assistente di Panzeri.

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