Il Fatto

Berlato: abbattimento degli orsi per garantire la sicurezza dei cittadini

Deve essere garantito l'equilibrio, non affrontare la questione come una punizione verso l'orsa che ha ucciso Andrea Papi

Nuova puntata de “Il Fatto di Luigi Gandi” dal titolo “La nuova agenda 2030: focus su ambientalismo e animalismo”: lo sviluppo sostenibile, i grandi principi generali dell’ambiente della sostenibilità, lotta alla fame del mondo alla povertà e i grandi principi delle nazioni unite. Nel parliamo con Francesca Zaccariotto, assessore del comune di Venezia e l’onorevole Sergio Berlato.

Sergio Berlato: “Mi vien da ridere quando si sentono delle soluzioni irrealizzabili quando si pensa di usare la teoria, ma la pratica è diversa. I cacciatori non devono andare ad abbattere gli orsi.”

Luigi Gandi: “Chi deve farlo allora?”

L’abbattimento degli orsi

Sergio Berlato: “Abbiamo i carabinieri forestali che hanno strumenti, mezzi, sono pagati per fare in modo di garantire anche queste cose. Quindi deve essere dato il compito, perchè non sono specie cacciabili, ma protette però l’Unione Europea prevede anche per le specie protette, quando rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità o un danno rilevante all’agricoltura o alla acquacoltura o problemi per quanto riguarda la sicurezza delle persone, con la direttiva Habitat, all’articolo 16 è previsto, chiaramente, che gli Stati membri possono attuare piani nazionali di gestione e di contenimento anche nei confronti delle specie protette. È esattamente per questo motivo che in tutta Europa si fanno piani di gestione di abbattimento.

In Slovenia o in Croazia hanno autorizzato l’abbattimento di 230 orsi, perchè non vogliono sterminare la popolazione degli orsi, ma vogliono garantire un equilibrio e la sicurezza delle persone.

Se questo viene fatto in tutta Europa ed in tutto il mondo, perchè in Italia dobbiamo subire l’integralismo animalista che ci porta a guardare il regno animale alla Walt Disney come l’orso Yoghi o il lupo Ezechiele.”

Luigi Gandi: “Tra l’altro io ho mangiato in Romania, a Poiana Brasov, la carne di orso, è molto buona, io andavo spesso con l’Erasmus dall’università di Udine a quella di Bucharest ed altri progetti.”

Perchè il messaggio emerso è sbagliato

Francesca Zaccariotto: “Ma c’è gente che parte da qua per mangiare l’orso in Slovenia, il problema è che, Onorevole, è stato associato che l’orso doveva essere abbattuto perchè dovevamo rispondere al problema che l’orso aveva ucciso un uomo.

E’ stata questa associazione che non è affrontare il problema come dice lei, è come se ci deve essere una punizione all’orso verso l’uomo che era stato ucciso. Quindi non è stato affrontato da un punto di vista di equilibrio, ma quello che è passato è che l’orsa ha aggredito perchè ha difeso i propri cuccioli. Il messaggio è sbagliato.”

Sergio Berlato: “Ma chi è che l’ha fatto passare questo messaggio. Difendiamo l’orsa dalla vendetta degli esseri umani. Questo è un messaggio fatto passare dagli animalisti.”

Francesca Zaccariotto: “Dopo sicuramente anche la sentenza del TAR ci ha messo del suo.”

Sergio Berlato: “La sentenza del TAR del Trentino ha sospeso, non ha annullato, il provvedimento di Fugatti. Voglio ricordare che Fugatti aveva già emanato un provvedimento di abbattimento dell’orsa. Perchè quell’orsa aveva già aggredito altre persone due volte. Vuol dire che quello è considerato un animale pericoloso.”

GUARDA ANCHE: Zaccariotto: “gestione degli orsi e lupi va fatta a monte, non dopo”

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