Economia e società

Campionato del Museto, due veneziani sul podio

Davide Mion trionfa al Campionato del Mondo del Museto, portando l'osteria "Alla Speranza" di Castelfranco Veneto al vertice della tradizione gastronomica trevigiana

Il piccolo borgo di Castelfranco Veneto si è vestito a festa per celebrare la vittoria di Davide Mion, il nuovo , edizione 2024. Cresciuto tra i profumi avvolgenti dell’osteria di famiglia, aperta nel lontano 1966, Mion ha imparato i segreti del museto direttamente dal nonno e successivamente dal padre, trasmettendo così la tradizione di generazione in generazione.

Vince Davide Mion: una storia di famiglia e tradizione

La locanda “Alla Speranza” è diventata il palcoscenico perfetto per la consacrazione di Mion come il maestro indiscusso di questa prelibatezza trevigiana. Con umiltà e dedizione, il vincitore ha dichiarato: “Sono commosso, dedico questo premio a mia mamma che ora non c’è più e che era l’anima della nostra trattoria.” La serata di premiazione è stata arricchita dalla consegna del premio con la spada “Il Confratello”, realizzata appositamente per la Confraternita del Museto.

Un confronto epico tra 48 maestri del museto

La competizione ha visto la partecipazione di 48 norcini provenienti da diverse province venete, tra cui Treviso, Padova, Venezia, Vicenza e Verona. Addirittura, si sono uniti alla sfida due aziende provenienti da Pordenone, e la presenza di partecipanti dal Trentino Alto Adige e dal Friuli Venezia Giulia ha reso l’evento ancora più ricco e variegato.

I vincitori del secondo e terzo posto

Al secondo posto si è classificato Alessio Marangon, di Cavallino Treporti, seguito al terzo posto da Manuel Veronese di Eraclea, il norcino più giovane mai partecipato alla competizione, con i suoi 15 anni. La giuria, composta anche dal sindaco di Treviso Mario Conte, Cesare De Stefani di Osteria senz’oste e Paolo Manzan di Nonno Andrea, ha contribuito a garantire una valutazione equa e rigorosa.

“Il museto ga da petar”

Il museto, vero protagonista della serata, è stato celebrato non solo come piatto d’eccellenza, ma come elemento cardine di una tradizione enogastronomica che lega indissolubilmente la storia di Castelfranco Veneto al suo territorio. La Confraternita del Museto ha ribadito il suo monito ironico: “Il museto ga da petar”, invitando a partecipare solo coloro che amano davvero questa prelibatezza, abbinandola al Raboso frizzante, un prodotto autoctono che esalta il gusto unico del museto.

Le iniziative collaterali al festival

Il Campionato del mondo di Museto è parte integrante delle iniziative di Porcomondo, il festival suin generis che valorizza le tradizioni legate al mondo dei suini. Gli eventi collaterali proseguiranno con un convegno all’Istituto Agrario Domenico Sartor e varie degustazioni in diverse località, culminando con la consegna del terzo premio Suin Generis a Arrigo Cipriani presso Ferrowine a Castelfranco Veneto.

In questo contesto di eccellenza enogastronomica, Davide Mion ha guadagnato un posto d’onore nell’albo d’oro del Campionato del Mondo del Museto, succedendo a Luigi Fabian di Salvarosa. La sua vittoria rappresenta non solo un trionfo personale ma anche un omaggio alla ricca storia gastronomica di Castelfranco Veneto e della provincia di Treviso.

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