Economia e società

Acqua Alta: firmato decreto per lavori di ripristino a Venezia e Isole

I lavori ripartiranno grazie al decreto 66, il quale approva un urgente ripartenza dei progetti a Venezia e le sue isole, firmato da Brugnaro: "Oltre 2,1 milioni di euro per il ripristino della rete fognaria nell’area di via Garibaldi a Castello”

Il commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019 e sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha firmato il decreto n. 66 con il quale si approva l’intervento di ripristino urgente con lavori e relative verifiche sulla rete fognaria, danneggiata dall’acqua alta in zona Riva degli Schiavoni e Sette Martiri a Castello e più precisamente il ripristino delle condizioni di igiene e di sicurezza idraulica dell’ambito urbano afferente a via Garibaldi. Un progetto dal valore complessivo di 2.110.000 euro.

I lavori dopo l’Acqua Alta

Nello specifico il Comune di Venezia, in qualità di soggetto attuatore, sarà impegnato per liberare dalle ostruzioni gli scarichi fognari e i gatoli della rete delle acque meteoriche dell’intera via Garibaldi a Castello, migliorando così il funzionamento della rete fognaria dell’insula. Si tratta di uno degli esempi storici di “rio terà”, avviato nel 1807, con l’interramento del rio e l’eliminazione dei tre ponti che lo attraversavano. nel 1866, Via Eugenia fu il titolo inizialmente, dedicato all’Eroe dei due mondi.

Le dichiarazioni di Luigi Brugnaro

“Un intervento che i residenti di Castello attendevano da decenni: l’acqua alta del novembre 2019 ha dimostrato l’importanza delle manutenzioni che purtroppo nel passato sono state tralasciate. Le problematicità legate alle fognature della zona di viale Garibaldi saranno sanate definitivamente, grazie ai fondi commissariali. Lavori che rientrano in quel piano da 114 interventi di ripristino in Città per un valore complessivo di lavori per 57.093.676,58 euro. Di questi, 87 sono conclusi, 25 in corso e 2 in fase di gara per la loro complessità. Lavori di ripristino continui, puntuali, precisi con cui vogliamo non solo andare a sistemare i danni causati dall’acqua alta ma, soprattutto, fare in modo di mettere in sicurezza la Città”. Commenta Luigi Brugnaro.

La sintesi del progetto

Il progetto in questione prevede, quindi, la pulizia del fondo del canale mediante asportazione dei fanghi attraverso i pozzetti esistenti. In particolare, al fine di acquisire tutti gli elementi per definire lo stato di fatto e gli interventi necessari, è stata preventivamente condotta una campagna di indagini conoscitive, tra le quali sondaggi ad una profondità di 6 metri che hanno consentito il prelievo e la catalogazione dei sedimenti fangosi (risultati di “tipo B” ovvero rifiuto non pericoloso).

I lavori nel dettaglio

  • il confinamento del canale previa installazione di cassieri agli sbocchi;
  • la delimitazione puntuale delle zone di interventi in prossimità dei pozzetti di ispezione;
  • l’apertura manuale dei sigilli dei chiusini di ispezione;
  • la protezione con tavolati di legno della pavimentazione esistente per garantire le fasi cantiere;
  • la predisposizione della rete di aspirazione dal pozzetto alla chiatta dotata di vasca destinata all’accumulo dei fanghi.
  • Tutti questi lavori saranno avviati già dal prossimo mese di febbraio garantendo costantemente la viabilità pedonale durante l’esecuzione degli interventi. Si stima che l’ultimazione degli interventi possa avvenire entro novanta giorni.

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