Cultura e Spettacolo

Sito archeologico delle Antiche Mura continua a stupire

Sito archeologico delle Antiche Mura di Jesolo: Da “San Marco” riemergono sepolture e resti del campanile. Gli archeologi hanno riportato alla luce 15 sepolture di adulti e bambini

A dieci mesi di distanza dall’annuncio del ritrovamento a Jesolo, presso il sito archeologico delle Antiche Mura, della antica “mansio”, posto di stazionamento di epoca romana usato probabilmente anche da funzionari imperiali, l’area da qualche anno oggetto di indagini e scavi, continua a stupire.

La campagna 2018 è stata condotta dal gruppo di archeologia medievale del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con il Comune di Jesolo e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna e ha permesso di aggiungere un ulteriore tassello nella conoscenza del territorio jesolano.

Gli archeologi hanno operato poco distante dai resti della Basilica di Santa Maria Maggiore, nell’area del monastero altomedievale di San Mauro e la cui scoperta risale agli anni cinquanta del Novecento; qui hanno riportato alla luce 15 sepolture di adulti e bambini, legati probabilmente ad una fase cimiteriale che per ora è stata indagata solo parzialmente. Ancor più significativo, il rinvenimento delle fondazioni del campanile, costituite da un esteso basamento in legno e da grandi pietre squadrate, con muri perimetrali spessi 160 centimetri, che gli scavi eseguiti a metà del Novecento non avevano individuato.

“Ogni ritrovamento che viene fatto nell’area delle Antiche Mura ci lascia sempre stupiti – dichiara l’assessore alla Cultura della Città di Jesolo, Otello Bergamo – e ci dimostra della grande ricchezza che si nasconde in queste terre. La basilica di Santa Maria Maggiore, il monastero di San Mauro, la “mansio” e ora queste scoperte, sono elementi che aggiungono pagine al libro della storia di Jesolo. Di fronte a tutto questo, siamo ancora più convinti della bontà di questa iniziativa portata avanti con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con la Soprintendenza e siamo anche più forti nel desiderio di valorizzare il patrimonio culturale che abbiamo. Ci stiamo lavorando, per trovare delle soluzioni, anche finanziarie, che permettano una volta per tutte di dare giusta dignità al passato della nostra Jesolo”.

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