Per il consumatore non esiste più una distinzione dicono i ricercatori tra spazio fisico e online e molti brand puntano ad alla omnicanalità , ossia a farsi raggiungere dal cliente ovunque da qualunque dispositivo o anche fisicamente. Di seguito l’analisi di Michele Lacchin dell’Ufficio Studi dell’associazione di categoria.
Lo shopping digitale
“E ormai è un dato di fatto, la rivoluzione digitale ha cambiato per sempre il modo in cui le persone fanno gli acquisti. Intendiamoci il punto di vendita fisico, il negozio tradizionale, rimane ancora nel cuore delle esperienze di acquisto, nel cuore dei consumatori. È il punto di contatto più forte dei clienti, ma ormai è inevitabile. I consumatori stanno sperimentando e sperimenteranno sempre di più una doppia abilità: analogica e digitale. Questo fenomeno possiamo chiamarlo retail 4.0.
Tanti formati diversi che sfruttano sia il mondo fisico, che il mondo virtuale, scegliendo sempre più spesso però soluzioni ibride di compromesso, di contaminazione. Si può per esempio sperimentare, provare il prodotto nel negozio fisico e poi concretizzare l’acquisto sul web. Ma è anche frequente la strada opposta: informarsi sull’online e poi concretizzare l’acquisto nel negozio fisico.
I negozi di vicinato
Da questo punto di vista dobbiamo pensare che una delle ricerche più frequenti sul web è: “Quali sono i negozi più vicini e aperti a me”. Naturalmente non è l’unica opportunità che può essere sfruttata dal negoziante tradizionale. Perché comunque la presenza dei clienti nel negozio è sempre un sistema per agganciarlo e magari raccogliere i suoi dati. E proporre, poi, soluzioni professionalizzate e promozioni, grazie alla conoscenza che è stata fatta di questo cliente che, sperimentando i servizi del negozio, può anche poi decidere che quella è la forma di acquisto più adatta a lui”.
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