Quasi 80 chili di pesce e crostacei privi dell’etichettatura per la tracciabilità sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nel centro storico di Venezia.
Provenienza sconosciuta
Nella mattinata, una pattuglia della Compagnia pronto impiego di Venezia ha individuato una piccola imbarcazione, che trasportava cassette per prodotti ittici, la quale si stava inoltrando per rio di San Luca verso il centro del sestiere di San Marco. Dopo un rapido inseguimento a piedi, i “baschi verdi” sono riusciti ad intercettare l’imbarcazione e hanno proceduto al controllo del carico, destinato a rifornire i locali della zona.
I riscontri eseguiti hanno permesso di accertare che l’imbarcazione trasportava quasi 80 chili di pesce e crostacei (salmoni, branzini, orate, granceole, capesante e gamberi rossi), privi di etichettatura di tracciabilità che ne garantisse l’idoneità alla vendita e al consumo. Dopo l’ispezione del medico veterinario dell’ULSS 3 Serenissima, la merce è stata sottoposta a sequestro ed il trasgressore verbalizzato con una sanzione da un minimo di 750 ad un massimo di 4.500 euro.
I controlli
Il servizio dei “baschi verdi” veneziani si innesta in un più ampio dispositivo di controllo apprestato dal Comando Provinciale di Venezia, per tutelare il centro storico lagunare da fenomeni di illegalità economico finanziaria, la cui proliferazione è direttamente legata alla straordinaria consistenza dei flussi turistici.
Lo smercio di prodotti privi di etichettatura, oltre che ad alimentare possibili circuiti di evasione fiscale, costituisce un potenziale rischio per la salute dei consumatori, dal momento che l’assenza di informazioni sulla tracciabilità non garantisce la qualità degli alimenti.