Pillole di Legge

Responsabilità disciplinare: il codice dei professionisti

L'avvocato, Stefano Marrone, ci parla della Responsabilità disciplinare dei professionisti iscritti agli Albi e Ordini Professionali.

“Pillole di Legge” è una trasmissione a cura dell’avvocato Stefano Marrone che va in onda dal lunedì al venerdì alle 19.15, per spiegare ai telespettatori alcuni istituti giuridici e come esercitare i propri diritti. a pillola legale di oggi è dedicata alla responsabilità disciplinare.

Il professionista, sia esso un avvocato, un medico o un ingegnere, è un cittadino come tutti gli altri. Se arreca un danno con il suo comportamento ne risponde sulla base dell’art.2043 del Codice Civile. È un cittadino come gli altri anche sotto il profilo penale, perchè se commette un reato viene perseguito con le norme del Codice Penale come è per tutti i cittadini. Ma vi è un profilo ulteriore, che è quello disciplinare.

La Regola Deontologica

Ogni professionista, laureato, è iscritto ad un Ordine e quell’Ordine ha una Regola, cosiddetta deontologica. Essa detta i criteri secondo i quali bisogna comportarsi e, se violata, determina una sanzione disciplinare.
La sanzione disciplinare, quindi, è una sorta di ulteriore pena che viene inflitta al professionista laddove violi i suoi doveri fondamentali.

Facciamo un esempio. Se un avvocato si dimentica di fare un appello e lascia il suo cliente in prigione, è un esempio assurdo ovviamente, avrà una responsabilità disciplinare derivante dal fatto che non ha tempestivamente proposto l’impugnazione.

Supponiamo, sempre per assurdo, che un medico venga chiamato per un visita e non vada ad effettuarla nonostante ci sia una situazione che mette in pregiudizio la vita del paziente. Ebbene, oltre l’eventuale mancanza sotto il profilo penale, ci sarà anche una responsabilità disciplinare.

La gradualità della Responsabilità disciplinare

La responsabilità disciplinare è normalmente graduata. Per le violazioni lievi ci sono sanzioni lievi. Per delle sanzioni gravi, invece, ci sono delle responsabilità disciplinare altrettanto gravi che possono arrivare anche a delle vere e proprie radiazioni dall’Albo.

Faccio un ultimo esempio. L’avvocato che, occupato di un risarcimento del danno, invece di rimettere al proprio cliente le somme, in ipotesi assurda, se le intasca, non è soltanto un ladro e questo è pacifico. Commette anche una violazione del proprio status di avvocato, per il quale, il Consiglio Distrettuale di Disciplina poi lo sanziona e in maniera pesantemente può arrivare perfino alla radiazione dall’Albo.

Quindi è chiaro che il professionista fa il suo lavoro e cerca di farlo nel migliore dei modi, ma, nell’ipotesi in cui sbaglia, non è che è legibus solutus. C’è una responsabilità disciplinare che l’organo di competenza, l’Ordine Professionale, può applicargli.

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