Il Fatto

Renato Boraso: il forte presidio sul territorio è necessario

Renato Boraso: "Urge un controllo ingente nel territorio e chi viene sorpreso a spacciare ed è straniero deve essere rispedito al proprio paese per ridurre al minimo le possibilità che il problema si riproponga"

Nuova puntata de “Il Fatto di Luigi Gandi” dal titolo “droga libera o repressione con nuove leggi?” Ne parliamo con Renato Boraso, Assessore alla Mobilità e tante altre deleghe del comune di Venezia, primario di psichiatria Pier Paolo Urbani che analizzerà anche gli effetti della droga sulla psiche umana, Giampaolo Conte ossia il responsabile del comitato di Via Piave e altre zone di Mestre, che lamenta un degrado importante in questa realtà veneziana.

Il presidio sul territorio

Luigi Gandi: “ma la soluzione qual è Assessore Boraso?”

Renato Boraso: “La soluzione è il presidio forte sul territorio. Ci sono da noi 25 vigili specializzati su questo tema con due cani anti droga, squadre sul territorio richieste dal sindaco. C’è il problema di chi consuma appunto, ma bisogna colpire chi la vende, ma in maniera dura. In Danimarca se viene catturato uno straniero per spaccio illegale di droga, questo viene rispedito al proprio paese senza dubbio.

Cosa che è funzionata qui per i 32 tunisini catturati a Venezia. Ma dovrebbe essere una cosa sistematica e non l’eccezione. Il governo danese è di sinistra ma questo non vuol dire che non si possa fare, anzi.  Come chi prende un albanese o kosovaro, vengono caricati, portati a Tirana ed addirittura hanno affittato delle prigioni in Kosovo e in Albania.”

Lo spaccio in Via Piave

Luigi Gandi: “ma dopo non tornano qua?”

Renato Boraso: “No, perchè quando entrano in un carcere di Tirana o del Kosovo, non esce più nessuno, certo è un altro mondo. Probabilmente verrò criticato, ma dobbiamo importare persone che hanno voglia di lavorare, esportare invece la delinquenza e bisogna usare tutti gli strumenti perchè ciò avvenga. Perchè se uno viene nel nostro paese, è chiaro non sappia cosa fare, non è indirizzato, qualcuno cade nella rete dello spaccio, li inseriscono all’interno dello spaccio.

È chiaro che hanno scelto via Piave e dintorni purtroppo perchè c’è una stazione, un punto nevralgico di arrivo, poi si è diffusa la notizia tra i consumatori e gli spacciatori che qui i prezzi sono più bassi di altre parti del Nord-Est”

Luigi Gandi: “Sì, però davanti la stazione di Padova è un supermercato della droga. A Padova non sono tutti contenti i residenti, ma le televisioni non ne parlano tanto. Milano, poi, un degrado terribile.”

GUARDA ANCHE: Renato Boraso: i delinquenti sono liberi con estrema facilità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock