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Strage del cavalcavia: monta la paura

Tantissime segnalazioni al movimento consumatori Adico, da parte di cittadini preoccupati e spaventati dalle condizioni di certi punti di Mestre che sono ancora critici.

In virtù della strage del cavalcavia, i cittadini hanno paura per i guardrail e si diffonde la preoccupazione per le condizioni di certi punti di Mestre che sono ancora critici.

Paura dopo la strage del cavalcavia

La banchina tra il guardrail e la ringhiera ha ceduto ed è così che il bus guidato da Alberto Rizzotto si è sbilanciato ed è caduto con il fianco sul baratro alto 15 metri. Le ragioni che hanno portato il bus su quella banchina sono tutte da chiarire , ma la preoccupazione tra chi ci passa tutti i giorni su quel cavalcavia assieme a 38 milioni di turisti per andare a Venezia o per raggiungere l’autostrada o scendere a Marghera o a Mestre, è forte.

Al punto che il movimento consumatori Adico sta ricevendo tanti commenti preoccupati sullo stato di manutenzione dei guardrail . Sotto accusa è anche il Ponte della Libertà dove manca una corsia di emergenza.

Segnalazioni all’Adico

Carlo Garofolini, Presidente del Movimento dei Consumatori Adico, afferma: “Noi come Adico stiamo ricevendo centinaia di segnalazioni o di denunce di cittadini che sono preoccupati per l’avvenimento di pochi giorni fa, con la caduta del pullman dal cavalcavia della Vampa.

Sono segnalazioni di cittadini preoccupati e spaventati dalle condizioni di certi punti di Mestre che sono ancora critici.

Pensiamo al Ponte della Libertà, ove poco tempo fa un pullman si è incendiato ed una persona è morta scivolando sulle rotaie del tram.

Pensiamo poi, al luogo dell’incidente, dove era presente un semaforo che non è mai stato chiaro a nessuno, e che ha provocato grandi imbarazzi, ingorghi e rischi d’incidente.”

Manutenzioni e lavori in corso

Ora c’è un cantiere, aperto il 4 settembre scorso, che prevede con i fondi del Pnrr il risanamento dei cordoli e sbalzi laterali, una nuova impermeabilizzazione, la sostituzione dei giunti il rifacimento della pavimentazione e la sostituzione, finalmente diciamo noi, delle barriere e dei parapetti.

L’intervento arriva dopo 70 anni. L’intera infrastruttura che sovrasta la stazione ferroviaria risale agli anni 60, ma le responsabilità dell’intervento tardivo si stemperano tra l’Anas, che ha gestito l’infrastruttura per 40 anni, la provincia di Venezia a cui è stata ceduta dall’Anas, e poi all’Amministrazione Comunale veneziana che l’ha ereditata a sua volta, gestita da amministrazioni di centrosinistra e di centro desta.

Otto mesi dopo l’insediamento della giunta Brugnaro nel 2016 si è messo mano al progetto di restauro che ha portato all’avvio dei lavori nello scorso mese . Non c’erano fondi certo ma per agli autovelox il comune ha attinto alle casse da decenni.

Carlo Garofolini: “Ricordiamo che quello che è accaduto è un punto molto delicato per la città, perchè da una parte c’è Venezia, dall’altra Marghera, da un’altra verso Mestre oppure l’autostrada. Certe situazioni critiche, oggi, meritano molta attenzione da parte dell’amministrazione ed un intervento rapido e risolutivo.

Perchè mentre oggi ci si è tanto preoccupati d’installare autovelox, poco si ha fatto per installare una viabilità sicura, a prova di incidenti come quello che è capitato pochi giorni fa. Dovremmo tutti rifletterne molto attentamente.”

Leggi Anche: Strage di Mestre: disposte le perizie sulle barriere e sull’autista

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