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Padova: “La provincia respira”

La provincia patavina, in accordo con la maggior parte dei comuni, ha elaborato una campagna di comunicazione per sensibilizzare sui piccoli gesti quotidiani, utile per ridurre l'inquinamento

Regola il termostato a non più di 18 gradi, lascia a casa l’auto, evita fuochi all’aperto. Sono alcuni punti del decalogo, elaborato dalla Provincia di Padova, per non inquinare ulteriormente l’aria che respiriamo.

Questa nuova campagna di comunicazione si chiama La provincia respira e punta tutto su piccole azioni concrete, come detto dal Consigliere Delegato Ambiente, Fabio Miotti: “Abbiamo pensato una campagna mista, sia con mezzi tradizionali, come le affissioni e i volantini, sia mezzi digitali. Mettendo al centro di questa parte digitale della campagna i comuni, che sono la prima porta di accesso del cittadino alle informazioni verificate, ai contenuti che servono, alla presenza dello Stato.

Abbiamo veicolato dei messaggi, un decalogo dei 10 comportamenti, delle 10 buone prassi, da adottare nel quotidiano. Vogliamo far si che il cittadino diventi parte attiva in questo sforzo che ormai è corale, unanime da parte del territorio per far si che ci sia un miglioramento della qualità dell’area”.

I comuni della Provincia di Padova uniti in questa battaglia

Miotti ha, poi, confermato che la sensibilità è aumentata. La maggior parte dei comuni della provincia di Padova ha aderito, infatti, al piano tecnico zonale per le misure anti smog: “Quest’anno ben 69 comuni su 102 hanno aderito alla nostra richiesta dal TTZ (Tavolo Tecnico Zonale ndr.) di adottare delle ordinanze per regolare il traffico e veicolare nel periodo invernale, dove abbiamo i maggiori sforamenti, dove andare a regolare la temperatura nelle abitazioni, la scelta del combustibile da adottare per il risquadramento domestico. Insomma, tutta una serie di comportamenti e di scelte che, concretamente, possono incidere in quelli che sono i parametri monitorati quotidianamente dalle centraline sparse nel nostro territorio.

È importante sottolineare che, in provincia di Padova, l’attività fatta in passato, comunque, sta portando a dei benefici che si monitorano anno dopo anno, rispetto agli sforamenti verificati nel territorio. Il fatto che però ci siano dei miglioramenti e che il bacino padano sia un territorio che, per sue condizioni, porta a una qualità dell’aria inferiore rispetto ad altre parti d’Italia, non è un alibi”.

C’è bisogno di modifiche strutturali

In questa campagna di comunicazione su qualità dell’aria e contrasto all’inquinamento, la provincia di Padova ha investito 50 mila euro. Ora la sfida passa ai sindaci. Molti di loro hanno partecipato attivamente alla presentazione del progetto con idee e suggerimenti. A tal proposito le parole di Alberto Rizzo, vice Sindaco di Vigonza: “Benvengano tutte le campagne per promuovere le buone abitudini, sia delle amministrazioni, che anche della provincia. Quelle che devono essere importanti e auspicabili sono delle modifiche strutturali. In attesa, sarà sicuramente utile e importante pensare, ad esempio, a quelli che possono essere la pulizia delle strade. Questi sono i mezzi che servono per poter abbattere il livello del PM10 e di tutti gli inquinanti che abbiamo nei nostri comuni. Parlo di comuni di Vigonza, come i comuni di Monselice e altre zone, che sono molto inquinate nella provincia”.

Fondamentale arrivare ai cittadini

Punto di vista condiviso anche dal Sindaco di Casalserugo, Matteo Cecchinato: “Ho assistito a un passo in avanti per quanto riguarda la sensibilità verso l’ambiente, da un approccio dall’ordinanza, calata dall’alto, a uno strumento ben più vicino ai cittadini. Quindi confido sul fatto che adesso i cittadini avranno modo di informarsi sui nuovi strumenti messi in campo dalla provincia e avvicina i cittadini alla sostenibilità ambientale, alla convenienza economica nell’incentivare l’uso di tecnologie innovative e soprattutto ad adottare degli strumenti condivisi con la maggior parte dei sindaci.

Ci da una mano proprio a condividere questi valori con la cittadinanza. Un mio consiglio che ho proposto oggi è quello di usare questi strumenti anche all’interno delle scuole, perché i ragazzi, gli studenti sono i primi a dover avere una consapevolezza di questo tipo”.

E in attesa di coinvolgere anche le scuole, da metà gennaio a maggio, La provincia respira invaderà con i suoi messaggi virtuosi spazi fisici e virtuali del territorio padovano.

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