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Nessuna querela per gli imbrattatori di Venezia

A Venezia intanto la Procura contesta agli attivisti che hanno colorato di verde il Canal Grande, l'interruzione del pubblico servizio

Si ridimensionano le accuse contro gli imbrattatori che hanno lanciato fango e Nesquik contro la Basilica di San Marco e contro gli attivisti che hanno colorato il Canal Grande di verde.

La Procura di Venezia ha formulato l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio per la manifestazione di sabato perchè alcuni attivisti calandosi dal Ponte di Rialto hanno interrotto la circolazione dei mezzi pubblici. Non è invece prevista l’accusa di sversamento di sostanze pericolose perchè la fluoresceina dispersa tra le onde non lo è.

La polizia ha segnalato gli attivisti anche per manifestazioni di protesta non autorizzata, ma per il momento il reato rimane nei verbali della DIGOS. L’interruzione di pubblico servizio invece è realmente accaduta, ma sarà contestata soltanto a chi si è calato dal ponte e non a tutti i 28 ambientalisti presenti.

San Marco: nessuna conseguenza giudiziaria per gli imbrattatori

Riguardo all’imbrattamento della Basilica di San Marco, avvenuto giovedì scorso, ad opera degli attivisti di Ultima Generazione, non sono previste conseguenze giudiziarie. Nonostante lo spruzzo di acqua e cacao sul marmorino della chiesa, subito ripulito senza danni rilevanti, la Procuratoria di San Marco ha annunciato che non intende sporgere querela. Un passo che potrebbe alimentare ulteriormente la discussione sulla tolleranza delle autorità verso certe forme di protesta e la delicatezza delle decisioni giudiziarie in contesti simili.

Le proteste dividono Venezia

Entrambe le manifestazioni hanno diviso la città di Venezia, generando polemiche e discussioni accese. La decisione di ridimensionare le accuse potrebbe avere effetti significativi sulla percezione pubblica delle proteste e sul modo in cui vengono gestite dalla giustizia. Mentre la controversia persiste, si apre uno spazio per la riflessione sul delicato equilibrio tra il diritto di protestare e la necessità di preservare l’ordine pubblico in una città ricca di storia e arte come Venezia.

GUARDA ANCHE: Attivisti per il clima imbrattano la Basilica di San Marco

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