La Voce della Città Metropolitana

MES e investimenti stranieri: parla Andrea Vavolo della CGIA

Il Mes, il meccanismo europeo salva stati con cui l'unione europea punta anche all'unione bancaria, non piace nemmeno alla Cgia di Mestre. Ne parliamo con Andrea Vavolo

Andrea Vavolo risponde a Maria Stella Donà. L’Italia ha la mancanza di investitori stranieri. Quindi, se si aderisse alle modifiche del MES, Meccanismo Europeo Salva Stati, ci si troverebbe ad aver paura di venire impoveriti.

“Siamo dentro al MES dal 2012. – parla Andrea Vavolo, portavoce della Cga di Mestre – Questo significa che abbiamo già versato 14 miliardi, ne abbiamo sottoscritti 323.”

Il MES

Il fondo avrebbe lo scopo di garantire la stabilità europea andando ad aiutare dei paesi in difficoltà. Sono la Commissione Europea e il fondo che decidono a chi versare un aiuto economico. Le condizioni per richiedere questo aiuto sono avere il 3% di deficit e il debito sotto il 60%. L’Italia non ha questi parametri e non li avrà mai. Non avremmo mai la possibilità di chiedere dei soldi a questo fondo in maniera indolore.

Per la Cga è rischioso, per questi motivi, ad accettare le modifiche apportate dal MES. L’Italia ha già detto sì, ma essendo in fase di rettifica, ci si può ancora tirare indietro.

Gli investimenti stranieri

L’Italia dovrebbe però soprattutto cercare di sviluppare la propria industria. Per farlo deve puntare sugli investimenti stranieri, che però in questo momento rimangono stabili. “Siamo andati a vedere la percentuale sul PIL degli investimenti esteri nei vari paesi. E’ risultato un quadro sconfortante. Gli investimenti esteri degli altri paesi in Italia corrispondono al 20% del nostro PIL. Peggio di noi solo la Grecia con 16%. I paesi come la Francia o la Spagna hanno il 48%.” dichiara Andrea Vavolo.

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