Servizi Cultura e spettacolo

Il mistero del leone ritrovato a Chioggia

Il mistero del leone simbolo di San Marco, poggiante con entrambe le zampe anteriori sul libro aperto con le pagine rivolte verso l’alto.

E’ una tragica pagina di storia di quasi 80 anni fa quella che emerge dal misterioso ritrovamento a Chioggia di uno scatolone contenente un leone dorato di San Marco. Potrebbe essere infatti la statuina che ornava la plancia della motonave Giudecca affondata, forse per errore, dagli alleati nel 1944, davanti a Pellestrina

Leone del Giudecca

Un alone di mistero aleggia intorno al ritrovamento di un pacco sui gradini della torre di Sant’Andrea, a Chioggia. Lo scatolone è stato rinvenuto dal professor Luciano Bellemo, storico e curatore del museo dell’orologio che è ospitato proprio nella millenaria torre campanaria di Sant’Andrea. All’interno la statuetta di un leone alato, forse il leone marciano, in bronzo dorato.

Ornava la plancia del piroscafo Giudecca, che collegava Venezia a Chioggia. Bombardato e affondato da aerei alleati davanti a Pellestrina, il 13 ottobre del 1944. Forse nessuno potrà mai verificare se il Leone dorato recapitato anonimamente, sia davvero appartenuto al Giudecca, dichiara il professor Bellemo. Si tratta comunque di una di quelle sagome, che ornavano i battelli maggiori dell’Acnil azienda comunale di navigazione interna lagunare, confluita nell’ACTV nel 1978.

Ovvero un leone simbolo di San Marco, poggiante con entrambe le zampe anteriori sul libro aperto con le pagine rivolte verso l’alto. Questo reperto si trova ora esposto nell’ingresso della torre di Sant’Andrea, collocato su un piedistallo, appositamente realizzato dai volontari del museo. Secondo Luciano Bellemo è probabile che, l’oggetto sia stato salvato da qualcuno durante la demolizione della moto nave. Avvenuta nell’immediato dopoguerra, oppure durante i lunghi mesi in cui il natante sostava in acqua.

Il mistero del bombardamento

l’ affondamento del Giudecca, rientra fra gli episodi più tragici di quel periodo. Secondo la vulgata il bombardamento, da parte dell’aviazione anglo americana, fu causato da un errore nella decifrazione di un messaggio radio. Ai piloti sarebbe stato impartito l’ordine di attaccare, perché si riteneva che a bordo vi fossero alti ufficiali nazisti e un gran numero di soldati tedeschi. Circostanza, mai confermata dai comandi alleati, fu un vero ecidio. Le salme recuperate furono 67 non tutte identificate, ma il numero complessivo delle vittime resta incerto. Perché non si sa quanti fossero i passeggeri a bordo si parla di un minimo di 200, fino a un massimo di 400.

Oltre alla statuina del Leone lo scatolone conteneva anche un gonfalone tricolore da cerimonia, in tessuto sintetico, pertanto relativamente recente. Recante immagini a carattere religioso, probabilmente, spiega il professor Bellemo, che teneva in casa questo oggetti ha sentito l’obbligo morale di farli avere a un’istituzione pubblica affinché siano condivisi dall’intera comunità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock