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“Il Confine Verde” – “Enea” in concorso a Venezia 80

Mostra del cinema. Oggi quarto film italiano in concorso, si tratta di "Enea" del giovane regista Pietro Castellitto che combina sapientemente dramma familiare, commedia e crime movie. Ma in gara per il leone d'oro è anche la pellicola polacca "Il confine verde" con l'attualità dei profughi siriani e afgani che cercano di arrivare in Europa

Nelle foreste paludose che costituiscono il cosiddetto Confine Verde fra Bielorussia e Polonia, i rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa per raggiungere l’Unione Europea, si trovano intrappolati in una crisi Geopolitica che porta il nome del dittatore bielorusso Lukashenko.

Il Confine Verde

Nel tentativo di provocare l’Europa, i rifugiati vengono attirati al confine da una propaganda che promette un facile passaggio verso l’Unione Europea. Pedine di questa guerra sommersa, le vite di un’attivista di una giovane guardia di frontiera e di una famiglia siriana si intrecciano.

Il confine verde è il nuovo toccante lungometraggio del regista polacca Agnieszka Holland in gara per il Leone d’Oro con un bianco e nero e un’atmosfera che invitano a riflettere sulle scelte morali che ogni giorno le persone comuni si trovano ad affrontare.

Enea

Enea, di Pietro Castellitto, è il film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Il regista che già nel 2020 conquistò il premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura con “I predatori”, si presenta ora in gara con una pellicola il cui titolo è il nome del protagonista e, al tempo stesso, un forte rimando al mito eroico del mondo antico.

“Enea è uno strano film, un Gangster Movie senza però la parte ‘gangster’, una storia di genere senza il genere”, spiega Pietro Castellitto che interpreta proprio il ruolo del protagonista Enea.

Il Film

Il film racconta l’amicizia fra Enea e Valentino, accomunati entrambi dal desiderio di avventura. Vediamo i due muoversi in uno scenario di spaccio, che è la loro routine abituale, e in parallelo si dipanano i legami familiari. Tra questi: la malinconica personalità del padre, interpretato da Sergio Castellitto, il senso di sconfitta che incombe sulla madre, i problemi a scuola che scandiscono la quotidianità del fratello.

E’ proprio tra le crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura di amicizia e di amore. E’ questo il mistero della giovinezza: tutto quello che fanno questi due ragazzi non lo fanno né per i soldi né per il potere, ma solo per pura vitalità, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi.

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