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Idrovia incompiuta? E’ un bacino di contenimento

Sono in arrivo altre precipitazioni e si guarda sempre più ai bacini di laminazione come la soluzione a tempeste e cicloni. A Vigonovo ci sarebbe già un'area pubblica da poter sfruttare. Ce ne parla il sindaco Luca Martello

Il sindaco di Vigonovo Luca Martello è intervenuto sul caso dell’idrovia incompiuta: “Qui siamo nel tratto di idrovia Padova-Venezia che che è stato scavato per intero, da Padova fino a Vigonovo.

Idrovia incompiuta “un taglio netto del territorio”

Come si può notare a tutti gli effetti, è divenuto uno spazio con un suo fascino e di carattere naturale, anche se in realtà è a tutti gli effetti un pezzo di infrastruttura che non non si è compiuta. Che per un comune come il nostro in questo caso ha significato, un taglio netto del territorio in due tronconi, divisi nell’area appunto di Tombelle e nell’area del centro di Vigonovo.

È uno dei pochi pezzi di idrovia effettivamente scavati e si interrompe proprio qui. Su quello che è l’incrocio con il fiume Brenta che è qui alle nostre spalle. Tutte queste opere che sono state fatte o opere che non sono state fatte ma terreni che sono stati a tutti gli effetti già espropriati perché venisse realizzata questa Idrovia, torna costantemente, in occasione di rischio in termini idraulici.

Nuove funzioni per questi spazi

Tornano così nella memoria di tanti che si chiedono e chiedono anche a noi. “Tutti questi spazi possono avere una, vocazione nuova e non più associata esclusivamente all’aspetto fluviale”. Ne al traffico di merci, per cui, erano state pensate ed era stato portato avanti il progetto. Si possono acquisire adesso, appunto, valore in termini di salvaguardia, come bacini di laminazione.

Valle del Brenta

Qui siamo a Galta e c’è l’ultimo pezzo di Idrovia scavato. Questa volta a valle del fiume Brenta, diciamo così nel lato sinistro rispetto agli argini e al fiume e al fiume Brenta. Cui peraltro siamo proprio al confine del Comune di Vigonovo e oltrepassiamo fino al Comune di stra. Questo spazio qui è uno spazio che il consorzio Brenta Bacchiglione ha individuato e ha proposto. In modo che possa divenire una vasca, di un bacino di  laminazione analogo a quello che è stato che è stato fatto ex novo, a Camponogara e Dolo.

Noi auspichiamo davvero che questa sagace intuizione dei tecnici del consorzio per per poter rivalutare questi spazi possa essere tenuta seriamente in considerazione dai ministeri, dal Governo, affinché siano finanziate proprio perchè valorizzerebbero degli spazi già di fatto di proprietà della Regione. Consentirebbe appunto di aumentare la capacità di tenuta dal punto di vista idraulico dei nostri territori.”

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