Il Febbraio appena trascorso è il secondo mese più caldo dal 1880: nel complesso la temperatura ha fatto registrare 1,1 gradi in più rispetto alla media.
Il Febbraio 2017 passa ala storia come il secondo più caldo degli ultimi 137 anni, in attesa che qualche successore ne prenda il posto. Lo rivela un’analisi del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa, aggiungendo che dall’inizio delle moderne registrazioni delle temperature globali, avvenuto nel 1880, si è riscontrato solo un altro Febbraio più caldo: quello del 2016.
Lo scorso mese il termometro globale dell’istituto collegato alla Nasa ha segnato 1,1°C in più rispetto alla temperatura media registrata tra il 1951 e il 1980, mentre nel 2016, a Febbraio, lo stesso termometro aveva allarmato gli scienziati a causa di una temperatura più alta rispetto alla media di ben 1,3°C.
L’innalzarsi della temperatura in un mese invernale è uno dei sintomi dei cambiamenti climatici in atto, dovuti, tra gli altri fattori, alle emissioni inquinanti che in tutto il mondo si sta cercando di ridurre, un compito per il quale i vari Stati si sono impegnati negli “Accordi di Parigi”. Ma ci sono anche buone notizie, in arrivo dal fronte continentale, dove gli obiettivi del progetto Europa 2020 sembrano più vicini, soprattutto per l’Italia che li ha già raggiunti.
Dal Giss arriva una spiegazione sul metodo usato per le rilevazioni climatiche: il dato in oggetto, riferito al mese di Febbraio, è il risultato combinato delle rilevazioni effettuate da 6.300 stazioni meteorologiche sparse per il mondo, delle registrazioni delle temperature rilevate da navi e boe negli oceani, nonché delle informazioni provenienti dalle stazioni di ricerca in Antartide.
Altra cosa utile a sapersi è che l’inizio della registrazione delle temperature globali viene fatto risalire al 1880 perché nelle osservazioni precedenti non erano reperibili dati che coprissero una superficie sufficiente del pianeta tale da essere realmente rappresentativa del clima terrestre.