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Basilica di San Marco imbrattata, parla Matteo Secchi

Abbiamo raccolto anche il commento del portavoce di Venessia.com, il primo social network nato nel 2002 che ha fatto della difesa della città, il suo mantra

In seguito all’imbrattamento della Basilica di San Marco da parte di un gruppo di attivisti per il clima, è intervenuto anche Matteo Secchi, Presidente di Venessia.com.

L’imbrattamento della Basilica di San Marco

“Condanniamo con forza il gesto che è avvenuto qualche ora fa a San Marco da parte di un gruppo di ambientalisti che hanno imbrattato la Basilica. Abbiamo ascoltato quello che hanno detto. Abbiamo anche noi paura e non siamo tutelati dal governo, però non per questo andiamo ad imbrattare dei monumenti come la Basilica di San Marco.

Speriamo quindi che siano puniti come è giusto che siano puniti. Noi manifestazioni di protesta ne abbiamo fatte tantissime, ma non abbiamo mai fatto nulla di negativo contro nè persone nè monumenti. Abbiamo sempre pulito tutto. Quindi ancora una volta condanniamo l’accaduto.”

Chi è Matteo Secchi

Negli anni 2000, Matteo Secchi viveva a Mestre mantenendo il lavoro a Venezia e facendo il pendolare. Pur essendo residente a Mestre, manteneva un forte legame con Venezia attraverso il suo lavoro e le visite notturne. La sua presenza a Venezia era quasi impercettibile per gli amici, essendo prevalentemente concentrata sulla terraferma. Durante le serate, la sua attività online era focalizzata su Venessia.com, gestito da Stefano Soffiato, che quotidianamente arricchiva il sito con notizie, foto ed eventi legati alla città lagunare.

La svolta significativa nella sua vita avvenne con l’apertura del forum di discussione su Venessia.com che anticipava i social network moderni. Attraverso questo forum, si formò un gruppo di appassionati di Venezia, tra cui lui e Stefano Soffiato, che diventarono amici nel corso del tempo. Questa esperienza online, che coinvolgeva interazioni quotidiane tra gli amanti di Venezia, si rivelò essere una sorta di “Facebook” ante litteram, precedendo la fondazione dello stesso Facebook di due anni.

Successivamente prese la decisione di tornare a vivere a Venezia, sfidando le critiche e costruendo la propria vita da zero. Da questo momento in poi, il gruppo si trasformò in un movimento attivo, diventando nel 2007 uno dei gruppi di attivisti più noti e influenti provenienti da Venezia, protagonista sui media mondiali attraverso pagine e schermi di tutto il globo.

La sua storia è un esempio di precorritore nel dialogo online, segnando un’epoca in cui il forum di discussione rappresentava la principale piattaforma di interazione virtuale, anticipando l’era dei social network che caratterizzano il panorama attuale.

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