Il Fatto

Controversie di Berlusconi e l’autonomia: lo sfogo di Gandi

Gianni Schiavon, Renzo Bortolussi e Luigi Gandi: un'animata discussione sull'incostanza e le controversie di Berlusconi e Fratelli d'Italia.

Ospiti della seconda puntata della trasmissione “Il Fatto di Luigi Gandi” sono Gianni Schiavon, presidente del  tribunale di Treviso, di Belluno, ispettore ministeriale, giudice e Renzo Bortolussi, presidente dell’associazione ACQUA che negli anni ha ottenuto grandi successi, come il blocco delle casse di espansione sul tagliamento e anche di Ciano. In questo video un’animata discussione sull’incostanza e le controversie di Berlusconi e Fratelli d’Italia.

“Il governo Meloni, quindi il governo di Fratelli d’Italia, è un governo centralista statalista abituato a decidere i fatti nazionali in sede nazionale. Dicono che l’autonomia è nel programma di governo ma in realtà non ne parlano più.” sostiene il giudice Schiavon.

“Zaia sta sbandierando questa autonomia, fanno finta o fanno sul serio?” esclama il presentatore Luigi Gandi mentre Gianni Schiavon ribadisce che a parer suo il problema principale è la presenza di anime al governo che non collimano con le altre. Nonostante sia stato inserito nel programma di governo “in realtà Fratelli d’Italia è un partito che mira a soluzioni centraliste, stataliste e anti-autonomia regionale. ”

Lo sfogo di Luigi Gandi contro Fratelli d’Italia

A seguire Gandi si trova a favore di alcuni enunciati di Berlusconi nonostante lo abbia criticato spesso in passato. Segnala anche però la rabbia di Fratelli d’Italia nei suoi confronti in quanto mantiene una linea più legata al territorio. “Abbiamo una linea veneta. Non certamente una linea romana. Poi voglio vedere questi uomini da che parte stanno, se stanno dalla parte del Veneto o di Roma, devono dirmelo quando vengono qua, non fanno scherzi con me.”

Inoltre il presentatore sul tema della guerra ricorda come, su AntennaTre, già nel 2014 lui avesse avvertito del pericolo imminente “perchè dicevo state attenti che vi vengono a perseguitare i russi, non potevano parlare la loro lingua. Io poi che conosco bene gli Ungheresi, nemmeno loro potevano parlare l’ungherese in Ucraina per questo Orban è molto scettico. E’ come se adesso in alto Italia dicessero basta all’utilizzo della lingua tedesca da un momento all’altro.”

Controversie e incoerenza di Berlusconi: le opinioni di Schiavon e Bortolussi

Il giudice rafforza “In Italia abbiamo la coalizione di tre gruppi politici. Se decidi di entrare in una coalizione e questa decide una linea politica, giusta o sbagliata che sia, Berlusconi non può poi dire esattamente il contrario di quello che ha detto il governo, specialmente perchè è uno dei capi di queste tre coalizioni. E’ un tradimento alla coalizione. Tajani è diventato pazzo per metterci una pezza.” ma viene prontamente interrotto da Gandi che enfatizza “Tajani è con gli Americani, lo sappiamo bene e Berlusconi è coi Russi. ”

Renzo Bortolussi si dichiara invece contrario alle affermazioni soprastanti “perchè Berlusconi finalmente ha detto le cose giuste.” seguito da Luigi Gandi che si mostra a favore di Berlusconi sulla linea discussa.

A proposito il giudice Schiavon chiarisce la sua posizione dicendo che trova semplicemente incoerente una persona che da privato cittadino è leader di un gruppo, che fa parte di una determinata coalizione, e che si dichiara subito dopo contro le asserzioni del suo ministro degli esteri. Affermando poi di avere anche lui delle riserve sull’appoggiare incondizionatamente l’Ucraina.

VEDI ANCHE: La Meloni, la guerra e l’autonomia: lo sfogo di Luigi Gandi

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