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Collezione Guggenheim: tutta l’arte del 2023

Il 2022 è stato per la collezione Peggy Guggenheim di Venezia un anno di forte ripresa dopo il covid registrando grandi numeri di visitatori. Con queste premesse le aspettative per il 2023 sono piuttosto alte anche in vista delle due mostre che saranno inaugurate e delle svariate iniziative collaterali già in calendario. Ecco i particolari

Il 2022 è stato un anno che ha segnato il ritorno del grande pubblico alla collezione Peggy Guggenheim di Venezia, che durante i 314 giorni di attività ha superato le 381mila presenze con una media giornaliera di 1215 ospiti segnando un +65% rispetto ai visitatori del 2021, anno in cui a causa del protrarsi della pandemia il museo ha sempre avuto ingressi contingentati e brevi periodi di chiusura.

A questa eccezionale cifra si aggiungono oltre 4mila persone che hanno visitato la Collezione in occasione di inaugurazioni; eventi istituzionali o privati e oltre 7mila partecipanti a programmi dedicati ai bambini e alle scuole.

Successo per la mostra “Surrealismo e Magia” del 2022

Grande successo di pubblico e critica è stato decretato dalla mostra “Surrealismo e Magia” che nel corso dei suoi 147 giorni di apertura ha contato quasi 216mila visitatori.

“Per noi il 2022 è stato l’anno della rinascita” afferma la direttrice Karole Vail. “Dopo due anni di difficoltà ed incertezze che ci hanno costretto ad essere molto cauti, ora possiamo guardare a questo nuovo anno con maggiore ottimismo e fiducia”.

“Edmondo Bacci l’energia della luce” alla Collezione Peggy Guggenheim

Nel 2023 saranno due le mostre temporanee che celebreranno due interpreti della storia dell’arte del ventesimo secolo, entrambi presenti nella Collezione d’arte della mecenate americana. Si tratta di Edmondo Bacci e Marcel Duchamp.

Ad aprire la stagione espositiva, il 1° Aprile sarà “Edmondo Bacci l’energia della luce” a cura di Chiara Bertola.

Una mostra che ben si inserisce nella tradizione espositiva del museo veneziano, che accanto a rassegne internazionali ospita spesso protagonisti della scena nazionale del secondo dopo guerra quali: Lucio Fontana; Giuseppe Capogrossi; Tancredi Parmeggiani ed ora Edmondo Bacci.

Con una ottantina di opere fra dipinti e disegni inediti questa è la prima e la più esaustiva retrospettiva mai realizzata dedicata al veneziano Bacci. Nel 1953 sottoscrisse il manifesto dello spazialismo e che fu sempre sostenuto da Peggy Guggenheim.

“Marcel Duchamp e la seduzione della copia” alla Collezione Peggy Guggenheim

L’anno prosegue poi con il tributo a Marcel Duchamp a cui il museo dedica dal 14 Ottobre 2023 al 18 Marzo 2024 la mostra “Marcel Duchamp e la seduzione della copia” a cura di Paul Franklin.

Artista eclettico quanto poliedrico, Duchamp amico e consigliere di Peggy Guggenheim. Tra i suoi capolavori che fanno parte della Collezione c’è “Scatola in una valigia,1935-1941” che sarà il centro focale di questa esposizione, volta a ridefinire il concetto di opera d’arte e di replica.

Ad affiancare entrambe le mostre ci sarà un ricco programma di eventi ed attività gratuite, destinate a diverse tipologie di pubblico quali adulti; bambini; giovani della generazione z.

Iniziativa i “giovedì dei veneziani”

La Collezione Peggy Guggenheim conferma inoltre i “Giovedì dei veneziani”. Nel corso dell’anno tutti i giovedì dell’anno dalle 14:00 alle 18:00 il museo sarà gratuito per:

  • Residenti o nati nel Comune di Venezia;
  •  Studenti degli atenei cittadini;
  • Studenti dell’ Accademia di Belle Arti;
  •  Studenti IUAV;
  • Studenti dell’Università di Ca’ Foscari;
  • Studenti del Conservatorio Benedetto Marcello;
  • Studenti della Venice International University;
  • Studenti dell’Accademia teatrale Carlo Goldini;
  • Studenti dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti;
  • Studenti dell’Università della terza età del Comune di Venezia

Per accedere gratuitamente è necessario prenotare sul sito del museo.

Attraverso le sue mostre e le sue attività legate ad inclusione ed accessibilità, la Collezione persegue la formazione di una comunità sempre più ampia e partecipe alla vita museale e dunque alla diffusione dell’arte moderna.

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