Venezia Cambia

Brenta Sicuro promuove e investe in iniziative culturali

La Riviera del Brenta come museo diffuso con il corso itinerante sulle ville venete, portato avanti da Brenta Sicuro in memoria di Antonio Draghi e coordinato da Massimo Benetollo

La Riviera del Brenta è un’area urbana della Città metropolitana di Venezia che si estende lungo le rive del Naviglio del Brenta. È l’antico alveo naturale del fiume Brenta. Si dirama da quest’ultimo all’altezza di Stra e scorrendo da ovest ad est sfocia nella Laguna di Venezia. Alcune tra le più belle e importanti ville del Veneto si trovano proprio lungo il corso del fiume Brenta.

Brenta Sicuro investe anche sulla cultura

Promuovere la riviera del Brenta come museo diffuso è un’iniziativa nata da un’idea e dall’impegno del compianto architetto Antonio Draghi, già presidente dell’Ordine degli Architetti di Padova, scomparso improvvisamente il 1 maggio 2022. La sua eredità culturale è stata portata avanti su questo tema dall’associazione Brenta Sicuro. L’associazione è impegnata sui temi del rischio idraulico e del rispetto del territorio, ma ha anche deciso di investire sulla cultura per agevolare il passaggio di conoscenze del nostro territorio ai giovani.

Il corso itinerante fra le ville venete è coordinato da Massimo Benetollo.

La scheda di Massimo Benetollo

Massimo Benetollo è consigliere dell’Ordine degli Architetti di Padova. Libero professionista nato a Padova, nel 2013 con il recupero del chiostro dell’ex convento di Santa Margherita a Vigonza, ottiene una menzione e un premio per il restauro. Organizza incontri pubblici e ricerche per la conoscenza del patrimonio storico e ambientale locale. È socio benemerito dell’associazione Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana.

Il ruolo di Brenta Sicuro nella promozione culturale

Marino Zamboni, presidente dell’associazione Brenta Sicuro: “Il corso itinerante nasce da un’interessante intuizione di Antonio Draghi. Per noi lui ha rappresentato un punto di riferimento associativo perché si è reso disponibile in tantissimi momenti e opportunità a fare da guida, a darci dei consigli, a darci delle indicazioni anche di obiettivi fondamentali. Quindi il tema del rischio idraulico, la salvaguardia delle acque e anche il completamento dell’idrovia come scolmatore e anche come via di navigazione. Questi sono stati forti consigli, indicazioni dell’architetto Antonio Draghi.”

Il corso itinerante fra le ville venete

“Questo corso, già in periodo prepandemico, quindi 2017-2018, c’era stato suggerito, indicato e ben volentieri da noi valutato come iniziativa da perseguire, nonostante noi non arrivassimo da una esperienza formativa di questo genere. Poi abbiamo avuto la pandemia.

Al termine della pandemia, abbiamo cercato di strutturare questa iniziativa e finalmente nel 2022 sotto la supervisione di Antonio Draghi e con la sua organizzazione, abbiamo organizzato questo corso, dando già delle date, dando già una parte costruita in termini organizzativi. Purtroppo, qualche giorno prima della partenza del corso, Antonio Draghi ha avuto una malore fatale e non siamo riusciti, se non a organizzare delle lezioni che erano una sorta di ricordo di questa figura insostituibile.”

La strutturazione del corso dopo la morte fatale di Antonio Draghi

“Nel 2023 abbiamo ripensato la cosa senza Antonio Draghi, ma avendo il supporto per la parte scientifica di tre architetti: Antonio Sarto, Massimo Benetollo e Mauro Manfrin. Abbiamo organizzato l’edizione del corso del 2023. Ha avuto un successo di iscrizione e di interesse assolutamente inaspettato, talmente elevato che ci ha costretti a chiudere le iscrizioni a pochissimi giorni dall’apertura e mettendo in standby 40-50 persone. Numeri veramente incredibili.”

Dal successo inatteso alle prospettive future

“Il 2023 l’abbiamo quindi dedicato, dal mese di aprile a novembre, a questo corso. Un corso di 12 lezioni al quale abbiamo aggiunto poi anche una gita in barca per apprezzare le ville dal punto di vista originale che è quello dell’acqua, delle altre lezioni integrative proprio per coinvolgere e ringraziare queste persone che si sono rese disponibili all’iscrizione, alla partecipazione. Per noi è la cosa fondamentale e quindi il gradimento, legato anche a una sorta di questionario di gradimento, è stato veramente inaspettato. Ci ha anche dato lo spunto per essere di nuovo disponibili per il 2024.”

“Il 2024 si prospetta con un programma interessante e rinnovato. Questa è un po’ la nostra parte operativa. La parte scientifica invece attiene agli architetti che si sono resi disponibili e ricordo ancora la grandissima intuizione di Antonio Draghi che ha ispirato tutta la nostra attività associativa.”

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